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La "pazza estate del 2014" non ha rovinato il turismo in Sicilia

Il turismo nell'Isola tiene bene: boom di turisti soprattutto nelle isole minori

01 settembre 2014

Il turismo in Sicilia tiene. Così, nonostante la brutta estate e la crisi (con conseguenti turisti sempre più attenti al portafogli), l’Isola ha fatto registrare buoni risultati, con un aumento nelle presenze del 4-6%. Almeno secondo la Federalberghi siciliana, per la quale la Regione si classifica tra quelle che hanno "migliori performance in Italia".
Ad andare bene sono soprattutto le isole minori. "Gli arcipelaghi dalle Eolie alle Egadi fanno registrare aumenti a due cifre, siamo al 10-15 per cento in più rispetto allo scorso anno" ha detto Nicola Farruggio, vice presidente vicario di Federalberghi Sicilia.
Unica eccezione Lampedusa, che "perde anche a causa di una marketing sbagliato" legato alle notizie "infondate" dei continui sbarchi di immigrati.

Boom di turisti, invece, a Favignana la più grande delle isole Egadi, nel trapanese, che già a giugno ha fatto registrare numeri da record. Presenze in crescita del 15-20 per cento e che a luglio sono rimaste in linea con le tendenze della scorsa estate. Tutto esaurito, invece, negli hotel ad agosto.
A scegliere l’isola a forma di farfalla dal mare cristallino sono soprattutto stranieri, francesi e tedeschi innanzitutto, anche se quest’anno hanno fatto capolino per la prima volta giapponesi e cinesi. Merito anche delle navi da crociera che attraccano a Trapani e che portano a Favignana ogni giorno centinaia di pendolari, decisi a godere delle bellezze dell’isola.
Numeri in crescita, ma incassi in calo. Perché per invogliare i turisti sempre più alle prese con budget ridotti servono offerte low cost e promozioni appetibili.

Ma a "volare" non sono solo le isole minori, ma anche le città d’arte. "A Palermo nel biennio - ha aggiunto Farruggio - i dati parlando di un 10% in più di presenze, solo quest’anno abbiamo registrato aumenti del 3-4%. Cresce anche l’Agrigentino e il Ragusano, complice l’aeroporto di Comiso. Anzi proprio in provincia di Ragusa gli operatori parlano di un 15-20% in più di presenze".
I turisti che scelgono la Sicilia restano prevalentemente stranieri, "europei ma non solo - ha spiegato il vice presidente vicario di Federalberghi regionale - l’Isola si è aperta ai mercati del sud America e dell’Est. Aumentano, ad esempio, le presenze russe".
Ma ad attrarre i turisti è ancora solo il "pacchetto mare". "La scelta del viaggio - ha concluso Farruggio - è legata al turismo balneare. Per quanto riguarda l’aspetto culturale la Sicilia, nonostante il suo immenso patrimonio, resta al quinto posto nel panorama nazionale".

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01 settembre 2014
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