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La scomparsa della spremuta italiana

La Coldiretti lancia l'allarme sulla "strage" in atto nel settore agrumicolo

10 marzo 2016

Rischia di sparire la spremuta italiana, visto che una pianta di arance su tre (31%) è stata già tagliata negli ultimi quindici anni. Ma si sono anche verificati il dimezzamento dei limoni (-50%) e si registra una riduzione del 18% delle piante di clementine e mandarini.
L'allarme sulla strage in atto è stato lanciato dalla Coldiretti, oggi a Catania nell'ambito della mobilitazione nazionale di migliaia di agricoltori del Mezzogiorno per difendere l'agricoltura Made in Italy che rischia di perdere i prodotti simbolo.

"Negli ultimi 15 anni - sottolinea la Coldiretti - sono andati persi 60mila ettari di agrumi e ne sono rimasti 124mila, dei quali 30mila in Calabria e 71mila in Sicilia. Sotto accusa i prezzi pagati agli agricoltori che non riescono neanche a coprire i costi di raccolta a causa della concorrenza sleale dei prodotti importati dall’estero, in una situazione di dumping economico, sociale ed ambientale". "Il disboscamento delle campagne italiane è il risultato - spiega ancora la Coldiretti - di una vera invasione di frutta straniera con le importazioni di agrumi freschi e secchi che negli ultimi 15 anni sono praticamente raddoppiate per raggiungere nel 2015 il massimo storico di 480 milioni di chili. Ma - continua la Coldiretti in una nota - vanno anche considerate le importazioni di succo dall’estero che arrivano spesso in Italia da Paesi extracomunitari attraverso triangolazioni. Il risultato è un calo dei consumi che sono scesi per le arance sotto i 15 chili a persona all’anno, per effetto di una diminuzione che negli ultimi 15 anni varia da oltre il 20% per le arance ad oltre il 50% per i mandarini, mentre le clementine sono l’unica tipologia di agrumi in leggera crescita".

"Un trend drammatico che ha effetti pesanti sul piano economico e occupazionale per le imprese agricole, ma anche dal punto di vista ambientale e per la salute dei consumatori - spiega il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo - e per questo occorre intervenire con misure di trasparenza per promuovere i consumi sul mercato interno e favorire le esportazioni. Rendere obbligatoria l’indicazione di provenienza in etichetta della frutta utilizzata nelle bevande e fermare la vendita in Italia delle aranciate senza arance sono le richieste che vengono dalla mobilitazione degli agricoltori della Coldiretti".

- www.sicilia.coldiretti.it

- www.distrettoagrumidisicilia.it

- Spremute di arance siciliane a un euro (Guidasicilia.it, 23/01/16)

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10 marzo 2016
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