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La terra trema. L'Etna torna a far paura. Trema per una ventina di minuti il versante Sud-Est del vulcano

Scosse anche in Calabria, Marche e Lazio

31 ottobre 2005

Una scossa sismisca di magnitudo 3.9 è stata registrata questa notte all'1.02 in provincia di Catania.
L'epicentro è stato localizzato tra i comuni di Viagrande, Trecastagni e Aci Bonaccorsi. Secondo l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) la scossa si è verificata alla profondità di otto chilometri.
La notizia è stata resa nota dal dipartimento della Protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri precisando che la scossa è stata avvertita dalla popolazione ma che non risultano danni a persone o cose.

Ieri alle 7 era stato registrato nella stessa zona uno sciame sismico composto da una decine di scosse, la più forte delle quali, di magnitudo 3.7, era stata sul versante sud-orientale del vulcano.
Lo sciame è stato nettamente avvertito dagli abitanti dei paesini della zona interessata tra Zafferana e Pedara e anche a Catania. L'epicentro del sisma di ieri è stato localizzato dagli esperti dell'Ingv di Catania a sud-ovest di Zafferana Etnea. La scossa sismica ha interessato soprattutto il territorio dei comuni di Trecastagni, Viagrande e Pedara. Il tremore più lungo è stato preceduto, alle ore 6.42, da un'altra scossa di magnitudo 3.2 sempre nella stessa zona, anch'essa avvertita dalla popolazione.
L'Ingv di Catania sottolinea che si è trattato di uno sciame di terremoti di natura tettonica e quindi non direttamente collegata all'attività vulcanica dell'Etna.

Nelle scorse settimane si erano avuti altri eventi sismici sul vulcano ma sul versante leggermente più spostato a est. Il presidente dell'Ingv, Enzo Boschi, dice: ''Non penso che l'Etna per ora voglia risveglarsi e non penso che vi sia la possibilità di nuove eruzioni. Quella di oggi è un'attività tipicamente sismica dovuta alla cosiddetta faglia di Pedara. E' certamente connessa alla struttura vulcanica: quella è una zona complicata dal punto di vista geodinamico''. ''Finora abbiamo contato nove scosse sismiche di diversa intensità. Si è trattato di un evento tellurico, non legato a eventuali fenomeni eruttivi. Il tremore vulcanico (indice di eventuali eruzioni, ndr) è a livelli bassi'', ha aggiunto un funzionario dell'Ingv.

L'evento di questa notte non è isolato. Sempre in provincia di Catania, il 22 e il 28 ottobre sono state registrate altre due scosse, di magnitudo pari a 3.0 gradi. Generalmente un fenomeno tellurico diventa potenzialmente distruttivo quando tocca un'intensità dai 5 gradi in su, spiegano dalla protezione civile. L'Etna, come scrive l'Ignv è ''un sorvegliato speciale'' proprio per la sua continua attività, con frequenti colate laviche, che portò nel 2003 a una delle più intense eruzioni degli ultimi anni.

Ma ieri la terra è tremata non soltanto in Sicilia, scosse di terremoto si sono percepite anche in Calabria, nelle Marche e nel Lazio.
In Calabria. Una scossa di terremoto di magnitudo 3,8 è stata registrata poco dopo le 20 in Calabria. La scossa, con epicentro Gioia Tauro, è stata nettamente avvertita dalla popolazione che è scesa nelle strade. Dalle prime verifiche effettuate dal dipartimento della Protezione Civile non risulterebbero esserci danni a persone o cose. La scossa, oltre che a Gioia Tauro, è stata avvertita anche nelle zone di Rosarno, Rizziconi e Palmi.
Nelle Marche. Scossa sismica nel tardo pomeriggio anche in provincia di Ascoli Piceno. La scossa, avvertita dalla popolazione, è stata valutata dai tecnici dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia con una magnitudo di 2,4. Nessun danno a persone e cose, secondo le prime verifiche fatte dalla Sala situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile non sono stati rilevati danni a persone e cose. L'epicentro è stato localizzato tra i comuni di Sant'Elpidio a Mare, Monte Urano, Montegranaro, Fermo e Porto Sant'Elpidio.
Nel Lazio. Una lieve scossa sismica è stata registrata questa mattina anche nella Valle dell'Aniene, in provincia di Roma. L'epicentro - rileva una nota del Dipartimento della Protezione Civile - è stato localizzato tra i comuni di Marcellina, Tivoli e S. Polo dei Cavalieri. L'evento sismico, di magnitudo 2,3, è stato registrato alle 7.02. Non risultano danni a persone o cose.

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31 ottobre 2005
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