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Le théâtre des Italiens

Comici aiutateci! Dateci il coraggio di alzare la testa e dire: ''Il Re è nudo!!''

19 gennaio 2004
L’Italia, è risaputo, è terra di teatranti, capocomici e giullari da sempre.
E’ il Paese di Goldoni, di Pirandello e di Dario Fo.
E’ Paese di barzellettieri, di scherzi e di lazzi.
E’ il Paese di Berlusconi (Ops! Mi è scappata la satira!).
Quindi, perché mai deve meravigliarci che a rivelare le verità su Parmalat, già qualche anno addietro, sia stato proprio un comico?
Quando la politica italiana è riconosciuta da molti (da troppi) come "teatrino", perché mai sbigottirsi quando a fare il lavoro che dovrebbero fare le istituzioni lo svolge egregiamente un "buffone" (ovviamente nel senso letterale del termine)? 
E allora, è nell’ordine della normalità se dove hanno fallito revisori, sindaci e organismi di controllo come Consob e Bankitalia, almeno in apparenza ignari fino a pochi mesi fa di quanto stava accadendo alla Parmalat, aveva visto giusto un comico come Beppe Grillo.
E cosa può esserci di più plausibile, quindi, se la Guardia di Finanza ha voluto ascoltare sabato, come "persona informata dei fatti", proprio lui, il "grillo parlante" dell’intrattenimento nazionale?
"Quella di Parmalat è una debacle a norma di legge, visto che ormai il falso in bilancio è legalizzato". Alla domanda su chi gli avesse suggerito le rivelazioni dei suoi spettacoli, Beppe Grillo ha risposto: "Bastava guardare nei bilanci".

Ma facciamo un passetto indietro, esattamente il 7 gennaio scorso.
Proprio in quella data Striscia la Notizia manda in onda un filmato amatoriale girato il 16 settembre 2002 a Genova in occasione di uno spettacolo di Beppe Grillo. L'attore parla di fronte a centinaia di spettatori:
"Un giorno - racconta - ero a mangiare con un dirigente della Parmalat e lui mi ha detto: 'Ti dico una cosa se prometti di non dirla a nessuno'. "Mi ha detto - prosegue Grillo tra le risate del pubblico - che la Parmalat è un'azienda, come altre in Italia, che fattura 13mila miliardi e ha anche 13mila miliardi di debiti.
In un mondo normale dovremmo andare in bancarotta... Ma noi ci facciamo le nostre cose creative -
racconta ancora Grillo nel video riferendo le 'confessioni' del manager - passiamo nei bilanci dall'attivo al passivo, ci inventiamo cose per le avere le sovvenzioni europee. Adesso abbiamo anche preparato il latte microfiltrato fresco a 7 giorni, poi ci sarà quello freschissimo a 15 e quello appena munto a un mese e mezzo...".

Gli inquirenti che indagano sul crack della multinazionale del latte, hanno creduto bene, dopo quello che è successo, di sentire quale fosse la versione di Beppe Grillo che già nell'estate del 2002 aveva denunciato nel suo spettacolo manovre poco chiare nelle finanze della società di Calisto Tanzi.
Lo aveva fatto ovviamente a modo suo, ovvero con battute dissacranti e divertenti. Ma i fatti, a posteriori, hanno dimostrato quanto di vero ci fosse in quelle sparate dal palco.
"E' dai tempi del 'latte all' Omega 3' che parlavo della situazione Parmalat", ha riferito ai giornalisti l’attore genovese davanti alla caserma della Guardia di Finanza di Piacenza, appena finita la deposizione. Quanto alla "talpa" nelle aziende per le rivelazioni sul crack Parmalat che poi utilizzò nei suoi spettacoli, Grillo ha confermato "che c'è stata una persona con cui ho parlato, dopo un mio spettacolo, ma era una persona al di fuori da questa cosa. Siccome io avevo scherzato sui deficit delle grandi aziende, mi disse che si sentivano fortunati perchè avevano solo 13mila miliardi di debiti. Fiat e Telecom sono dei bambini al confronto".
Con un giornalista della Reuters, Grillo si sarebbe spinto oltre: la soffiata sarebbe arrivata addirittura da un membro del Cda del colosso alimentare. "Un commerciale del gruppo, che credo faccia ancora parte del cda Parmalat" avrebbe detto il comico secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa.

"Adesso nei miei spettacoli parlerò anche della Fininvest, così ci portiamo un po' avanti con il lavoro. Sono cose che salteranno fuori nei prossimi anni - ha 'scherzato' il comico - bisogna avere pazienza, la giustizia deve fare il suo corso, prima i comici e poi i giudici". "Il mio ruolo non è quello di andare davanti a dei giudici a dimostrare che avevo ragione - ha aggiunto Grillo - non è il mio compito, io ho il compito di interpretare la realtà un po' prima che accada. E ogni tanto ci azzecco. Chi sono le prossime aziende che finiranno come la Parmalat? Per saperlo basta cliccare bancaditalia.it, vai a vedere chi ha chiesto dei prestiti, questi famosi bond, cioè, prestiti obbligazionari. Così si scopre che la Telecom ha 100mila miliardi di debiti, la Fiat è in una situazione per la quale si può solo dire "speriamo bene". Ragazzi, o smetto di lavorare io o ristrutturano le aziende loro".
"Perchè tutto questo è saltato fuori solo adesso? ma perchè è un' associazione a delinquere fra banche, industrie, giornali. L' unica cosa da fare è rompere questo sistema".

Non ci resta che prendere atto che, per scoperchiare i retroscena della finanza bisogna andare a teatro, e che le verita più scomode della politica, oramai, sono raccontate solo dalla satira, negli ultimi tempi così spesso minacciata e censurata.

Beppe Grillo su Parmalat nel "Discorso all'umanità" del 1999
"...Potremo avere dei prodotti straordinari... Per esempio, il latte Parmalat all'Omega3.
Lo voglio, chissà cosa mi cura!!! ..Il latte all'Omega3 é latte con l'aggiunta di olio di pesce. Allora Dio mio, ci voleva la Parmalat per fare un latte così?.. Ha preso del latte normale, poi ha preso un baccalà (sempre lo stesso, tanto scomparso il pomodoro lui ero stressato) e l'ha messo dentro... e ha fatto il latte con gli Omega3. Ma allora perché ci devono prendere per dei coglioni? Allora perché non ce lo scrivono latte col pesce, invece di scriverci latte all'Omega3? Succhi questa testa, signora! Non lo farebbe nessuno. E invece cosa ci scrivono? "Scoperto il latte della vita. Parmalat  dichiara guerra ai trigliceridi e ai nemici del cuore". Ma che cazzo sono i nemici del cuore? Sono loro che mi fanno venire un infarto, che mi danno del latte al pesce. E poi dicono "scoperto" Il latte della vita. Scoprire il latte al pesce? Tu puoi scoprire un vulcano, .. ma non puoi scoprire una cosa che non esiste e la inventi, non la scopri. Loro se lo sono inventato, non hanno scoperto nulla; però continuano a dire abbiamo scoperto, come se la natura avesse messo un pesce con la mucca lì, e fosse uscito il latte e loro l'avessero scoperta. Ci prendono per dei rincoglioniti!"


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19 gennaio 2004
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