Si è conclusa con grande successo la XV Sagra del Pistacchio di Bronte (CT)
La bontà dell'Oro Verde di Bronte ha richiamato la presenza di 120mila persone
Il Pistacchio ha vinto ancora.
La Sagra del famoso "Oro verde" di Bronte (CT), che si è tenuta da venerdì 24 settembre a domenica 26, ha rispettato i pronostici della vigilia in fatto di presenze. Dalle stime effettuate, durante i tre giorni sono giunte più di 120mila persone che hanno affollato gli stand, assaggiato ed acquistato ogni tipo di prelibatezza che i pasticceri ed i cuochi brontesi sono riusciti a addolcire con il verde pistacchio.
Piazza Spedalieri, dove sono stati ubicati tutti gli stand che vendevano prodotti al pistacchio, per l'intera durata della manifestazione è stata letteralmente presa d'assalto dai turisti che poi hanno potuto ammirare alcuni angoli di Bronte, appositamente illuminati con giochi di colore, per raggiungere gli altri punti della Sagra, dove erano stati sistemati gli stand gastronomici, quelli che offrivano prodotti di artigianato o prodotti vari.
Visitata anche la mostra dell'artigianato e dell'arte e la mostra filatelica con l'annullo postale dedicato alla XV Sagra del Pistacchio effettuato all'interno del Convento dei Cappuccini da parte del circolo Mamertino in collaborazione con le Poste italiane. Per l'occasione, infatti, è stato coniato un timbro che raffigura l'Etna e il pistacchio e una cartolina che i turisti potranno conservare. Oltre a ciò sempre all'interno del convento è stata allestita una mostra filatelica e numismatica, particolarmente apprezzata dai visitatori, mentre in piazza Cimbali è stata allestita una mostra d'Arte. Tutto ciò grazie al progetto comunitario Medi Fostak, alla Provincia regionale di Catania, e del Parco dell'Etna che hanno contribuito con l'Amministrazione all'ottima riuscita della manifestazione.
Appuntamento quindi per l'anno prossimo che è annata di raccolta.
Per chi non lo sapesse, infatti, il pistacchio crescendo su un terreno lavico fra più irti dell'Etna si raccoglie ancora con i sistemi di una volta. Molta fatica di braccia e tanta, tanta buona volontà. Ammirare la raccolta del pistacchio, infatti, sembra quasi ritornare indietro nel tempo per accorgersi del grande contrasto, dove dalla nera ed acuminata lava sorge "nervosa", ma piena di vita, la pianta del pistacchio.
Tornando alla Sagra, chiaramente alla fine di pistacchio ne è rimasto poco, perché venire a Bronte senza assaggiare la bontà della sua cucina tipica è un peccato che il palato non può compiere. Sono andati a ruba un po' tutti i piatti prelibati, e se per un attimo trascuriamo le torte e le creme, chi ha pranzato a Bronte ha sicuramente festeggiato di fronte ad un bel piatto di "pennette" fatte con la pasta fresca guarda caso fatta con la farina di pistacchio.
Difficile, comunque, fare delle stime sull'introito economico che la Sagra ha fruttato, ma se i numeri della folla si avvicinato leggermente ai guadagni, il pistacchio ha dimostrato di essere ancora una volta l'"Oro verde" di Bronte.
Fonte: Aise