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Torna il Gibellina PhotoRoad, il primo e unico festival di fotografia "open air" d’Italia

Dal 26 luglio al 31 agosto la nuova edizione del Festival unco nel suo genere

24 maggio 2019
Torna il Gibellina PhotoRoad, il primo e unico festival di fotografia ''open air'' d’Italia

Installazioni fotografiche di grande formato, mostre outdoor, talk e proiezioni in una città che è uno dei più grandi musei d'arte contemporanea "a cielo aperto" del mondo. È il Gibellina PhotoRoad, il primo e unico festival di fotografia "open air" e site-specific d'Italia, organizzato dall'Associazione culturale On Image e co-organizzato dalla Fondazione Orestiadi, con la direzione artistica di Arianna Catania e il patrocinio del Comune di Gibellina.

Gibellina PhotoRoad - Valerie Jouve

La manifestazione torna quest'anno con un nuovo e più ricco programma che, per oltre un mese, dal 26 luglio al 31 agosto 2019, porterà nella cittadina trapanese i grandi autori della fotografia, accanto a giovani emergenti del panorama internazionale. Joan Fontcuberta, Mario Cresci, Mustafa Sabbath, Moira Ricci, Tobias Zielony, sono soltanto alcuni dei grandi artisti più noti presenti, che insieme ai più giovani Manon Wertenbroek, Gianni Cipriano, Morgane Denzler, sono chiamati a confrontarsi con un luogo dalla storia unica.

Gibellina nuova, Il Sistema delle Piazze

Il festival si svilupperà nei luoghi simbolo di Gibellina nuova, tra il Baglio Di Stefano, che ospita la rassegna internazionale di teatro "Orestiadi", il Municipio degli architetti Alberto Samonà e Vittorio Gregotti, il Sistema delle piazze, Palazzo di Lorenzo di Francesco Venezia, Piazza Beyus, il Teatro e il Meeting, entrambi progettati da Pietro Consagra, la Chiesa Madre di Quaroni e il Giardino Segreto 2.

Gibellina PhotoRoad

Il tema attorno al quale è incentrata questa edizione è "Finzioni". "Tra tutte le arti la fotografia è la prima a usare la realtà come irrinunciabile materia prima, eppure anch'essa, lo strumento tecnico nato per riprodurre gli occhi in perfetta copia, è una finzione: si inserisce negli angoli più nascosti del tangibile per renderlo talmente vero da sembrare irreale", dice Arianna Catania, direttore artistico del Gibellina PhotoRoad. [ANSA]

- www.gibellinaphotoroad.it

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24 maggio 2019
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