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Torna il rischio black out

Il Gestore della Rete Nazionale non assicura per oggi una normale erogazione d'elettricità

05 agosto 2003
Non ci saranno interruzioni di energia elettrica fino alle ore 10,30. E' quanto si apprende dal Grtn che, in base alle prime elaborazioni della mattina, non ha chiesto ai produttori di attivare il piano dei distacchi per la prima ora e mezza della giornata. Solo dopo le 10 sarà possibile sapere se viene richiesta la sospensione di energia tra le 10,30 e le 12, cioè nella fascia oraria che solitamente registra i picchi di consumo.

Nuovo rischio di black out elettrico. Secondo quanto si apprende, il Gestore della Rete di Trasporto Nazionale dell' energia elettrica (Grtn) prevede per oggi un aumento di circa 2.000 megawatt dei consumi oltre la media stagionale e le società elettriche comunicheranno sui propri siti internet gli orari e le zone interessate a possibili distacchi. Un po' a sorpresa il rischio di black-out elettrici, che secondo la procedura potrebbe interessare il 5% delle utenze civili, torna ad affacciarsi anche ad agosto. E - secondo quanto comunicato dall'Enel che ha attivato il piano di emergenza - i distacchi potrebbero verificarsi dalle 9 alle 18. Le possibili interruzioni saranno però programmate nelle diverse aree del paese a seconda dell'orario che sarà comunicato dal Grtn.

Agosto veniva considerato un mese tranquillo sul fronte elettrico. Il mese per antonomasia delle ferie estive è infatti caratterizzato da minori consumi, anche a causa del ridursi dell' attività produttiva. Così, proprio in questo mese, le aziende elettriche programmano la manutenzione degli impianti e anche l'importazione di elettricità viene limitata. A far temere rischi di distacchi basta così un consumo elettrico che supera di poco i 40.000 megawatt. Siamo, in pratica, a livelli molto distanti dai record di 52-53.000 megawatt ''bruciati'' in successione a giugno e luglio in giornate che, però, non hanno registrato distacchi.

Il Grtn, prima di lanciare l'avviso nel bollettino delle 19, ha visto i consumi elettrici salire attorno a 40.000 megawatt, un valore superiore di 2.000 mw alla stima dei consumi che si sarebbe dovuto attestare attorno ai 38.000 mw. Basta guardare lo scorso anno per scoprire che in questo periodo i contatori elettrici toccavano massimi di 37.000 megawatt. Il forte consumo - dovuto alle alte temperature e all' uso di condizionatori - si è così ridotto solo di metà rispetto a quanto programmato e ha preso in contropiede tutti. La produzione in questo periodo è ridotta per la manutenzione. Ma a questo si è sommata una programmata riduzione delle importazioni (a 3.000 megawatt rispetto ai 6.000 potenziali) per lavori sulle linee ad alta tensione e un calo di 1.000 megawatt dovuto all'avaria di tre centrali.

Fonte: Ansa

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05 agosto 2003
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