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Una Pasqua turistica con i fiocchi!

Russi, francesi, giapponesi e scandinavi hanno invaso le città siciliane

22 aprile 2014

Al Grand Hotel et des Palmes, il gioiello liberty che rischiava di chiudere i battenti, da alcuni giorni c'è un via vai di turisti spagnoli, inglesi e francesi e domenica di Pasqua, nel primo ponte di primavera, le 172 camere e suite erano tutte occupate. E la maggior parte degli alberghi del centro ha registrato il tutto esaurito, dall'hotel Centrale al Garibaldi. Tanto che il presidente di Federalberghi Palermo Nicola Farruggio e vicepresidente vicario per la Sicilia ha annunciato soddisfatto: "Le presenze di turisti sono in aumento rispetto alla scorsa Pasqua e dopo il flop dell'anno scorso, le strutture alberghiere registrano tra il 2 e il 4 per cento di ospiti in più".
A favorire la ripresa, la Pasqua alta che sarà seguita da altri due ponti, quello del 25 aprile e del Primo maggio. "Un'occasione che favorisce soggiorni più lunghi del solito - ha aggiunto Farruggio - anche di una settimana o due settimane, mentre fino all'anno scorso sopravvivevamo solo grazie a un turismo "mordi e fuggi", da due a tre giorni di permanenza".

A richiamare tanti visitatori, anche i prezzi più bassi: in media un albergo a tre o quattro stelle a Palermo come in altre città d'arte della Sicilia costa 80 euro mentre in una località turistica italiana come Ischia costa almeno 200 euro.
In giro per la città, ci sono soprattutto turisti stranieri: francesi, tedeschi, spagnoli, russi, scandinavi, americani, giapponesi portati in Sicilia anche dai nuovi voli delle compagnie low cost e anche italiani.
Janine Eveson, londinese, è alla sua prima visita nel capoluogo siciliano. "Sono entusiasta delle bellezze artistiche e monumentali - dice - mi è piaciuta tantissimo la Cattedrale e sono andata anche a visitare il duomo di Monreale. Rimarrò ancora pochi giorni prima di ripartire per Londra".
Florian ed Elisabeth di Monaco di Baviera hanno fatto shopping in piazza Castelnuovo, nella bottega "I sapori della legalità" che distribuisce i prodotti Libera Terra, realizzati sui terreni agricoli liberati dalle mafie. "Abbiamo letto di questo negozio su Internet - dicono - Portiamo in Germania un assaggio di prodotti tipici dalla pasta alle conserve. Abbiamo visitato tutto il centro storico e ci hanno colpito le chiese come la Martorana e i musei come l'Abatellis. Nei prossimi giorni, visiteremo anche Catania e Agrigento".

E nelle altre mete turistiche della Sicilia? Nelle vie del centro di Taormina ma anche negli hotel della costa, sono spuntati visitatori dai mercati emergenti come Brasile, Russia, India e Cina. "Stiamo recuperando i primi tre mesi dell'anno che sono andati male - ha spiegato Sebastiano De Luca, componente del board nazionale dell'Associazione italiana Confindustria alberghi e presidente di Confindustria turismo della Provincia di Messina - contiamo di chiudere almeno nel Messinese con un 6 per cento di fatturato in più rispetto all'anno scorso".
Anche a Catania, molti hotel hanno registrato il tutto esaurito. "In tutta la Sicilia possiamo dire che il primo ponte di primavera sta andando bene - ha confermato Ornella Laneri, presidente regionale di Confindustria turismo e alberghi - la nostra stima è di un incremento dal 5 all'8 per cento. E le previsioni per i prossimi ponti sono altrettanto positive".

I primi turisti della stagione sono sbarcati anche a Lipari, Salina, Stromboli. "Sono soprattutto francesi, tedeschi, svizzeri, austriaci, inglesi - ha detto Christian Del Bono, presidente di Federalberghi delle Eolie e isole minori e proprietario dell'hotel Carasco di Lipari - per il momento lavoriamo soprattutto con i gruppi, ma presto aspettiamo anche i turisti italiani. A partire dai prossimi ponti del 25 aprile e del Primo maggio contiamo di recuperare tra il 5 e il 10 per cento di presenze in più dell'anno scorso".

A Punta Raisi Pasqua da record - Sono numeri da record quelli che si sono registrati per il week end pasquale all'aeroporto di Palermo. Tra il Venerdì Santo e il lunedì di Pasquetta l'incremento registrato è stato del 25% di aerei che hanno toccato lo scalo palermitano e del 35% dei passeggeri in transito rispetto al periodo pasquale di marzo 2013. Le buone performance dell'aeroporto palermitano confermano la tendenza alla crescita, sia in termini di voli sia per il transito di passeggeri, che si registra a partire dallo scorso gennaio.
Il primo trimestre si è chiuso infatti con l'aumento di quasi 34 mila passeggeri in transito rispetto allo stesso periodo del 2013. Per quanto riguarda i palermitani, le mete preferite per il periodo pasquale sono la Francia (Parigi, Bordeaux, Marsiglia) l'Inghilterra (Londra) e la Spagna (Barcellona, Siviglia).
"Un dato così positivo indica che il territorio palermitano è di forte richiamo per i turisti. Ma anche per le compagnie aeree che hanno deciso di investire sul Falcone Borsellino - ha detto Fabio Giambrone, presidente della Gesap - con l'apertura di tre nuove basi aeree in pochi mesi".

[Informazioni tratte da Repubblica/Palermo.it, Sicilia Travelnostop]

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22 aprile 2014
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