Alla (ri)scoperta del Genio di Palermo
L'edizione primaverile de "Le Vie dei Tesori" si preannuncia inedita e curiosa, tutta dedicata al Genio
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È un vecchio austero dalla lunga barba, in testa ha una corona, ai piedi un cane simbolo di fedeltà e, avvinghiato al braccio, un serpente emblema di continua rinascita che dall'uomo succhia linfa vitale.
È il Genio di Palermo che con il suo sguardo severo traccia un filo rosso che attraversa palazzi, fontane, piazze di Palermo.
Il Genio di Palermo a Villa Giulia
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Nume tutelare della Città, a lui è dedicata l'edizione primaverile del Festival Le Vie dei Tesori - per tre weekend: 21 e 22, poi 28 e 29 maggio, 4 e 5 giugno -, organizzato congiuntamente dalla Fondazione Le Vie dei Tesori e dall'Università di Palermo.
Genio come figura identitaria della città ma anche, in senso esteso, come parola che indica talento, capacità di intuizione e di innovazione di cui l'Università vuole essere incubatore e lievito.
Il Genio di Palermo a Piazza Rivoluzione - ph Fabrice de Nola | Palazzo Isnello flickr, CC BY-SA 2.0
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Oltre alle visite, alle passeggiate, alle esperienze, una mostra all'Orto Botanico racconterà il "Genio di Palermo", la rassegna curata dal 1998 al 2005 dalla storica dell'arte Eva Di Stefano coinvolgendo gli artisti che ne furono protagonisti; ci sarà poi un incontro tra "geni di Palermo", in gran parte ex studenti dell'Ateneo, che racconteranno il loro percorso professionale, e le passeggiate guidate da professori universitari ed esperti che condurranno tra meraviglie botaniche, tesori d'arte, collezioni scientifiche.
Un progetto che rientra nel solco della Terza Missione dell'Ateneo, con l'obiettivo di favorire il trasferimento di conoscenza sul territorio, coinvolgere la comunità, essere bacino di network innovativi.
"Genius Panormi", Orto Botanico di Palermo (Domenico Pellegrino, 2020) - Foto di ValentinaBrunoPa - Opera propria, CC BY-SA 4.0
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Insieme al rettore dell'Ateneo Massimo Midiri, al prorettore alla Terza Missione Maurizio Carta, al presidente della Fondazione Le Vie dei Tesori Laura Anello e al presidente del Comitato scientifico della fondazione Giuseppe Silvestri, a tenere a battesimo questa inedita rassegna del Festival un "padrino" d'eccezione, lo stilista Domenico Dolce.
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Dolce, partendo dalla sua Polizzi Generosa, è divenuto uno stilista internazionale amato e riconosciuto nei cinque continenti, quindi un testimonial naturale del talento e del merito.
"La Sicilia è una maitresse, la puoi mostrare a tutti ma difficilmente la conquisti sul serio, perché è e resta unica - ha detto lo stilista -. Noi siciliani questo non lo abbiamo ancora capito, siamo costretti ad andare via ma avremo sempre la voglia di ritornare e costruire. Se posso essere utile alla Sicilia, ci sono. Non ci sono geni straordinari, ma siamo tutti geni; possiamo essere geni pigri, geni diligenti e geni affamati, questi ultimi sviluppano idee meravigliose".
Alla ricerca del Genio di Palermo
Il Genio di Palermo a Piazza Garraffello (alla Vucciria)
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La rassegna seguirà la formula consolidata del festival autunnale. Si partirà alla ricerca del Genio nei luoghi dove è rappresentato o comunque immaginato, siano essi antichi palazzi, collezioni pubbliche, laboratori e musei universitari, piazze e cappelle.
Affresco che raffigura il Genio di Palermo a Palazzo Isnello
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Dalle statue più conosciute in piazza Rivoluzione, a Villa Giulia o all'Orto Botanico (opera contemporanea di Domenico Pellegrino), a quelle del tutto inedite, nei saloni privati di Palazzo Isnello (che apre al pubblico per la prima volta in assoluto) o in un arazzo settecentesco a Palazzo Comitini; poi i luoghi che sono espressione di una straordinaria genialità nell'arte, nella storia, nella scienza.
Arazzo che raffigura il Genio di Palermo a Palazzo Comitini
Il programma è ancora in via di definizione, ma è già chiaro che sarà un vero viaggio dentro la creatività, l'innovazione e l'estrema versatilità di personaggi straordinari, del passato e del presente.
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La manifestazione è legata a doppio filo a "Ho scelto il Sud", nuovo progetto delle Vie dei Tesori che da oltre un anno sta mappando storie di chi è tornato al Sud o ha deciso di restare con progetti innovativi che a volte dall'isola si sono irradiati oltre lo Stretto.
Finora sono state raccolte trecento storie, su cinquanta si stanno girando mini-documentari che saranno presentati nelle scuole, nelle Università, per seminare speranza e colmare un deficit di narrazione su un Sud creativo, produttivo, non assistito.
Il programma e tutte le info necessarie per partecipare a visite, passeggiate, esperienze del Festival Il Genio di Palermo, saranno presto disponibili sul sito www.leviedeitesori.com.