La cultura e il turismo territoriale in Sicilia diventano intelligenti

l modo di fare turismo - da fruitore ma anche da operatore pubblico e privato - compie un passo avanti sulla strada del progresso digitale e della valorizzazione sistemica di interi territori. Chiusa la fase progettuale, la piattaforma di marketing territoriale SCuSi - Smart Culture in Sicily ha fatto il suo debutto in occasione della  giornata "Innovazione digitale: dall'Università ai territori", organizzata dall'Università degli Studi di Palermo.

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Capofila del progetto SCuSi è Noovle, società del gruppo Telecom, che opera nel settore dell'integrazione di soluzioni ICT e Cloud per aziende e la P.A. I partner del progetto sono: Sispi, Entermed, Italica, Feedback e l'Università degli Studi di Palermo.

Il portale, creato nell'ambito del progetto, finanziato nell'ambito del PO FESR Sicilia 2014-2020, è una piattaforma tecnologica altamente innovativa capace di valorizzare la fruizione del territorio siciliano da parte di turisti, cittadini, esercenti, operatori turistici e amministratori locali creando una vera e propria "Customer journey".

A chi è rivolto SCuSI

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AI TURISTI - Come accesso ai servizi ricettivi/ricreativi offerti dal territorio grazie a uno strumento innovativo in grado di coniugare i servizi globali con quelli locali.

AGLI ALBERGATORI E RISTORATORI - Come strumento per l'analisi dei trend del mercato e delle communities di riferimento (turisti, cittadini, operatori), per supportare la pianificazione di strategie di sviluppo e di accesso al mercato fondate su elementi cogenti, concreti e oggettivi.

AGLI OPERATORI TURISTICI - Potranno proporsi agli utenti in modo coordinato e sinergico, ottimizzando le potenzialità dell'offerta in maniera integrata con le attività legate al turismo, analizzandone al tempo stesso soddisfazione, gusti e scelte.

AI PRODUTTORI LOCALI - Come vetrina dei prodotti del territorio, integrata con i punti vendita e con i diversi attori in grado di veicolarli all'utente finale. Disponibilità di strumenti di ordine, shop online e gestione dei clienti e del magazzino.

AI CITTADINI - Il portale come strumento per conoscere meglio i propri territori e la relativa offerta turistica, culturale e ricreativa.

ALLE ISTITUZIONI - Come strumento per l'analisi dei trend del mercato e delle communities di riferimento (turisti, cittadini, operatori) e per la pianificazione di nuove politiche di sviluppo culturale e turistico del territorio.

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Per la realizzazione del progetto particolarmente importante è stato il contributo dell'Università di Palermo. L'Ateneo sta affrontando la transizione digitale attraverso investimenti specifici che hanno non soltanto un mero valore culturale e accademico, ma vogliono diventare punti di riferimento anche per il territorio. Il progetto SCuSi si inquadra esattamente in questa logica, rappresentando un prezioso strumento di marketing territoriale. Un progetto fortemente attrattivo e di integrazione tra aziende, mondo dell'università, amministrazioni locali e cittadini/turisti.

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Come già detto, capofila del progetto è Noovle, società specializzata nella trasformazione digitale delle aziende: "Noovle - ha sottolineato Piergiorgio De Campo, Chief technology officer di Noovle - ha portato tutta quella che è l'infrastruttura tecnologica necessaria per implementare il progetto: soluzioni di intelligenza artificiale, big data, web analytics, database geografici. Ci siamo anche concentrati nella realizzazione di due elementi funzionali: il geoportal e un'app basata su uno stile di gamification, che dà la possibilità ai ragazzi di scoprire la città di Palermo interagendo con un assistente virtuale".

"Siamo orgogliosi - ha commentato Marcello Orlando, CEO dell'agenzia Feedback - di avere partecipato e contribuito allo sviluppo di SCuSi, che ci ha consentito in questi anni di poter interagire con grossi partner a livello nazionale nell'ambito del settore digitale. La piattaforma è un prototipo che mette in relazione gli asset strategici della nostra Regione, attraverso una tecnologia avanzata che permetterà nel futuro di potere acquisire servizi, idee e proposte legate non solo al turismo, ma anche all'agroalimentare, ai beni paesaggistici ed ambientali".