"I fondi per la cultura sono la prima cosa che si taglia in tempi di crisi. Ma i soldi ci sono e sono tanti. Sono quelli che la mafia ha rubato al paese e che si possono impiegare per dare lavoro e anche per sostenere la cultura".
La proposta arriva dallo scrittore Carlo Lucarelli, ideatore di un appello per destinare alla cultura una parte dei beni confiscati alla mafia.
"I soldi per la Cultura ci sono, stanno nel forziere dei pirati. Usiamoli", dice l'appello, già firmato, tra gli altri, da Articolo 21, Vincenzo Cerami, Mimmo Calopresti, Giancarlo De Cataldo, Enrico Deaglio, Ottavia Piccolo, Sindacato Nazionale Scrittori, Sergio Staino, Vittorio Viviani.
Il messaggio è stato lanciato simbolicamente dal web (www.politicamentescorretto.org) domenica scorsa, nell'ambito dell'edizione speciale di 'Politicamente Scorretto' rassegna da sempre attenta alla lotta alle mafie organizzata dal Comune di Casalecchio, alle porte di Bologna.
La quinta edizione si terrà dal 27 al 29 novembre prossimi ma domenica si è voluto realizzare quella che gli organizzatori hanno definito "una vera staffetta della memoria con la manifestazione organizzata da Libera il 21 marzo a Napoli". Così a Casalecchio, domenica mattina c'è stata la lettura dei nomi delle vittime della mafia, introdotta dal presidente onorario di Libera Nando dalla Chiesa. Tra le varie iniziative della giornata, l'anteprima nazionale del documentario "Una passeggiata con Andrea Camilleri per i paesi di mafia in Sicilia", realizzato dalla redazione di Telejato diretta da Pino Maniaci.
