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''In Bici per la pace''. Muoversi in bicicletta è meglio che spostarsi in automobile

Per il passaggio della Carovana Arcobaleno, a Palermo tutti in bicicletta!

01 marzo 2004
La Carovana della Pace, che in Sicilia è partita da Catania sabato 28 febbraio, passa oggi da Palermo dopo essere stata ieri a Sigonella, e arrivare a Roma il 20 marzo.
In occasione del passaggio della Carovana Arcobaleno tutte le associazioni e i movimenti promotrici, invitano la cittadinanza a lasciare a casa l'auto, e di testimoniare la contrarietà alla guerra muovendo si in bicicletta e quindi  a "dire no alle guerre del petrolio".
La pacifica manifestazione si muoverà da Piazza Castelnuovo alle ore 18 e, come le guerre, la manifestazione per la pace si terrà con qualsiasi condizione di tempo.
I gruppi promotori invitano i partecipanti a portare mascherine antismog, simboli di pace, striscioni, cartelli, pettorine, con frasi del tipo "contro le guerre del petrolio, lascia a casa l'auto", "L'Italia ripudia la guerra (art. 11 Cost.), i petrolio-dipendenti no", "Non vogliamo la guerra del petrolio" e  tante bandiere della pace, con le quali vestire creativamente le proprie biciclette.

Ma perché in bici contro la guerra?
Ma per un semplicissimo motivo: Per chi non l’avesse ancora capito, oggi il petrolio è al centro di almeno tre diverse guerre:
La prima per il controllo strategico delle ultime riserve di combustibile. E’ questa una delle principali ragioni delle guerre tutt'ora in corso in Iraq, Afghanistan e Cecenia, aldilà della propaganda che ce le presenta come lotta al terrorismo.
La seconda contro l'ambiente. L'uso scriteriato del petrolio e dei suoi derivati è tra le maggiori cause di inquinamento, sia a livello locale (nelle otto maggiori città italiane muoiono dieci persone al giorno a causa di malattie polmonari riconducibili allo smog) che a livello planetario (basti pensare all'effetto serra provocato dalle massicce emissioni di CO2).
La terza si combatte ogni giorno nelle strade. L'attuale sistema di mobilità caratterizzato dal trasporto privato su gomma ha preteso un pesantissimo tributo di sangue (mezzo milione di morti a causa degli incidenti stradali negli ultimi dieci anni nella sola Europa) ed ha causato guasti enormi su tutto il tessuto urbano e sociale.
Il movimento pacifista ha la convinzione che contro tutte queste guerre ciascun cittadino può fare molto, ogni giorno ed in ogni luogo. Ridurre il consumo di petrolio è possibile agendo sugli stili di vita quotidiana, e facendo, senza tanti sacrifici, alcune cose fin da subito:
1 - sostituire le luci di casa con lampade ad alta efficienza
2 - andare a fare la spesa con una borsa di tela e privilegiare prodotti senza imballaggi inutili
3 - preferire prodotti locali e stagionali
4 - rifiutare prodotti “usa e getta” preferendo prodotti riparabili, riutilizzabili e ricaricabili
5 - preferire le fibre naturali a quelle sintetiche, le bottiglie in vetro (magari a rendere) ad alluminio e plastica
6 - abbassare i riscaldamenti e coprirci meglio e usare meno il condizionatore
7 - spostarci in bicicletta o con i mezzi pubblici in luogo dell’auto o dello scooter

La pace comincia da noi 

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01 marzo 2004
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