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''Internet addiction''. Quando navigare online diventa una dipendenza, come le sigarette, l'alcol, la droga...

13 gennaio 2007

Quando navigare online diventa una malattia
di Marina Rossi (Corriere.it, 14 novembre 2006)

Non è una novità: si può essere dipendenti dalla droga, dall'alcol, dalla rete.
Negli ultimi dieci anni le preoccupazioni riguardo all'internet addiction sono progressivamente aumentate, in corrispondenza della rapida diffusione informatica; ogni ondata di attenzione ha portato con se possibili cure e nuove strutture adatte alla riabilitazione sociale di chi si era perso nella rete. Questa volta, l'Associazione americana di psichiatria sta considerando la possibilità di inserire la dipendenza dalla rete nella prossima edizione del manuale diagnostico. Viene così riconosciuto a livello medico il rischio di una malattia che può portare a disordini della personalità. Deve essere, quindi, definito un limite in modo da distinguere chi passa molte ore a navigare da chi vive internet come un bisogno compulsivo.

La ricerca - Uno studio pubblicato sulla rivista scientifica di neuropsichiatria Cns Spectrum ha analizzato su larga scala l'uso di internet, contattando attraverso un sondaggio telefonico 2500 individui. La media di connessione si aggira intorno alle tre ore e mezza per ogni giorno; per il sei percento degli intervistati, la presenza costante in rete concorre a peggiorare i rapporti con la famiglia e gli amici, mentre per l'otto percento, sono proprio i problemi a motivare lo svago su internet. I danni relativi a un uso intensivo di internet vanno misurati in termini di ore perse rispetto al lavoro, alla famiglia e alle attività quotidiane fondamentali; quando la navigazione toglie tempo a ciò che è essenziale, quello è il superamento del limite.

I sintomi - La rete contiene in sé il virus e la cura: molti gruppi di discussione cercano di affrontare i problemi online. Il sito della dottoressa Maressa Hecht Orzack (clicca qui), che si è specializzata negli ultimi quindici anni nella diagnosi e nella cura della dipendenza da internet, elenca i sintomi psicologici e fisici più comuni: l'euforia nell'uso del computer, la necessità di continuare a navigare e l'impossibilità a fermarsi, l'allontanamento dalla famiglia e dagli amici, la frustrazione quando si è offline. Per quanto riguarda i sintomi fisici, sono legati soprattutto alla postura richiesta dall'attività alla scrivania, come la sindrome del tunnel carpale, i dolori alla schiena, ma anche emicranie, disturbi del sonno, irregolarità nell'alimentazione e affaticamento della vista.

Altre voci - Non tutto il mondo scientifico è però d'accordo. Secondo Jonathan Bishop, ricercatore del Galles specializzato nelle comunità online, internet è un ambiente e non può dare dipendenza in sé; può avere però una priorità più alta per certe persone rispetto ad altre. Per risolvere il problema di eccessive ore di connessione basta stimolare i navigatori a cercare altri obiettivi. Nonostante lo scetticismo, resta il problema di distrarre i cosiddetti internet-dipendenti in modo da reintegrarsi nella società.

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13 gennaio 2007
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