150 beni confiscati alla mafia saranno assegnati ad enti del Palermitano
Sono 150 i beni confiscati alla mafia e in procinto di essere assegnati, dopo il sì di Roma, ad associazioni ed enti a Palermo e provincia. Tra questi c'è anche l'ultimo covo di Totò Riina, la villa in via Bernini a Palermo, che sarà assegnato al Centro Peppino Impastato.
Ad annunciarlo sono stati ieri il commissario straordinario per i beni confiscati, Antonio Maruccia, e il prefetto di Palermo, Giancarlo Trevisone, che ieri mattina hanno incontrato il sindaco di Palermo, Diego Cammarata, e il direttore della generale della sezione beni confiscati dell'Agenzia del Demanio, Giuseppe Pisciotta.
"Il vertice di oggi - ha spiegato Maruccia - segue l'incontro di ieri con il vicepresidente della Regione siciliana, Titti Bufardeci, e la commissione regionale antimafia. Abbiamo registrato una grande disponibilità per una proficua strategia che veda insieme in un rapporto sempre più stretto Stato e Regioni". Maruccia si è soffermato sulla riforma, contenuta nel ddl sicurezza, che assegna ai prefetti la titolarità dell'iter per l'assegnazione dei beni confiscati ai boss. "Un passo importante - ha detto - per snellire le procedure. Fino ad ora i tempi previsti dalla legge 109, ossia 120 giorni, non sono stati rispettati e la fase di destinazione dei beni, spesso gravata anche da altre difficoltà di carattere giudiziario, come le ipoteche cui i beni sono sottoposti, dura mediamente due anni".
Negli ultimi 11 anni sono stati tremila i beni confiscati alla mafia e assegnati, nell'ultimo anno con l'istituzione dell'Ufficio del commissario straordinario del governo sono stati 1050, con un incremento del 70%. "Oltre alla destinazione - ha concluso Maruccia - è importante anche l'utilizzo per cui sono necessari fondi, che stiamo cercando di reperire dal Pon". [Adnkronos]