Un contributo di 5000 euro per chi denuncia il pizzo. Lo prevede l'accordo firmato nei giorni scorsi tra l'assessorato alle Attività Produttive del Comune di Palermo e la Camera di commercio del capoluogo siciliano.
"L'intesa - si legge in una nota di Palazzo delle Aquile - ha l'obiettivo di rendere più sinergico il rapporto e l'impegno sui temi della legalità e del sostegno alle vittime dell'estorsione".
Imprenditori, commercianti, artigiani e operatori economici che hanno avuto il coraggio di denunciare le intimidazioni subìte potranno quindi richiedere un contributo straordinario, che sarà erogato direttamente dall'assessorato comunale alle Attività Produttive. Lo "Sportello Legalità" della Camera di commercio si incaricherà di istruire le istanze: i richiedenti, che devono risiedere a Palermo, dovranno "dimostrare di aver sporto denuncia alle Autorità competenti".
Se in seguito ad una o più denunce, le vittime delle estorsioni sono state costrette a chiudere o a trasferire altrove la propria attività, il contributo economico salirà a 10 mila euro. La disponibilità del Fondo comunale anti-racket è al momento di 50 mila euro, ma si pensa già di incrementarlo in futuro.
Per il sindaco, Leoluca Orlando, l'accordo segna "una chiara scelta di campo a favore di chi decide di denunciare il pizzo e gli estorsori", e si aggiunge "alla costituzione di parte civile che il Comune intende promuovere per tutti i procedimenti riguardanti fatti di mafia o riconducibili al racket, che hanno senza alcun dubbio un impatto devastante sull'economia cittadina". Soddisfatto anche Roberto Helg, presidente della Camera di commercio di Palermo: "Il fondo istituito dal Comune - ha dichiarato - darà un ulteriore impulso alla lotta al racket e un maggiore aiuto alle vittime". [Fonte: Italpress]
