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A Catania la seconda fiera internazionale delle invenzioni e degli inventori dei paesi mediterranei

05 giugno 2012

Da Taiwan un cuscino-sveglia, dall'Egitto un copri-automobile azionato a distanza, dalla Russia sabbia usata come elettrodo. E da casa nostra un parcheggio semovente per moto e macchine, un infila-collant, un filtro per toner, un rimescolatore di sughi e pietanze.
Sono alcune delle 113 invenzioni in mostra in questi giorni a Catania, a 'Inventeco', la seconda fiera internazionale delle invenzioni e degli inventori dei paesi mediterranei. Un evento promosso dall'Andi (Associazione nazionale degli inventori), rappresentante, per l'Italia, del Directory of Associations of Inventors presso l'Ompi di Ginevra (Organisation mondiale de la proprieté intellectuelle), e unico ente di diritto pubblico riconosciuto nel nostro paese per la tutela degli inventori e dei loro brevetti, con 5.000 associati.

Obiettivo dell'iniziativa, che ha il patrocinio del ministero dello Sviluppo Economico, della Regione Siciliana, della Provincia di Catania e del Comune di Catania, è quello di favorire gli scambi internazionali di proprietà intellettuale e il trasferimento tecnologico.
Tre giorni di incontri e scambi fra inventori, rappresentanti delle istituzoni competenti e associazioni, uomini d'affari e visitatori, per dare la possibilità di promuovere e commercializzare le migliori invenzioni e di firmare protocolli di accordi per la cooperazione, lo sviluppo, la protezione e la promozione dell'attività degli inventori dei vari Paesi partecipanti.
"In un periodo di crisi, il valore di questa fiera è proprio quello di rilanciare l'importanza dei brevetti, un tema su cui l'Italia è poco sensibile, ma anche di riaffermare il ruolo della Sicilia come crocevia commerciale del Mediterraneo che storicamente le appartiene e che dobbiamo cercare di conservare", spiega il presidente dell'Associazione nazionale degli inventori, Vincenzo Falcucci. "Quest'anno - sottolinea - sono presenti anche paesi che non affacciano sul Mediterraneo, come Russia e Taiwan, ma molto importanti dal punto di vista delle invenzioni: basti pensare che per Taiwan il 60% delle entrate è rappresentato dalle royalties sui brevetti. Le invenzioni presentate sono le più varie: si va da sperimentazioni di medicamenti utili per gravi patologie a brevetti di dolci artigianali, come quelli presentati da un fornaio di Roma che hanno avuto molto successo". [LABITALIA]

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05 giugno 2012
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