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A Palermo primo trapianto di fegato con la tecnica 'domino'

All'Ismett eseguito il primo trapianto di fegato realizzato con una tecnica all'avanguardia

15 settembre 2009

E' stato eseguito all'Istituto Mediterraneo per i Trapianti e Terapie ad Alta Specializzazione (Ismett) di Palermo il primo trapianto di fegato realizzato con la tecnica "domino". Grazie ad un solo donatore ed alcuni accorgimenti tecnici è stato possibile trapiantare due pazienti, facendo in modo che il primo ricevente si 'trasformasse' anche in donatore e mettesse a disposizione di un secondo paziente il fegato che gli era stato appena asportato per permettere il trapianto.

Protagonisti di questa storia sono due uomini, affetti da due malattie diverse . Il primo paziente, un uomo di 36 anni, era affetto da una malattia metabolica genetica, l'amiloidosi, patologia che si manifesta solo nell'età adulta e che provoca, solitamente non prima dei 20-30 di età, una grave compromissione del sistema nervoso periferico. In questa malattia, peraltro, le funzioni principali del fegato sono assolutamente normali. In tutti questi anni, il paziente è stato seguito dall'Unità Operativa di Neurobiologia Clinica e Malattie Neuromuscolari dell'Università di Messina, dal professor Giuseppe Vita, direttore del Dipartimento, e dalla dottoressa Anna Mazzeo. Per lui il trapianto era indispensabile per fermare l'avanzare della malattia.
Il trapianto è stato possibile grazie ad una donazione che si è resa disponibile all'Ospedale Civico di Palermo. Il giovane paziente è stato quindi sottoposto a trapianto ma il suo fegato è stato asportato con alcuni accorgimenti tecnici e quindi riutilizzato per un secondo paziente. A ricevere l'organo è stato stavolta un paziente di 65 anni, affetto da una cirrosi epatica, le cui condizioni erano molto gravi e che non avrebbe più potuto aspettare i lunghi tempi della lista d'attesa. Il trapianto per questo secondo paziente è iniziato subito dopo il prelievo, quasi in contemporanea con quello del suo "donatore". Entrambi i pazienti trapiantati di fegato sono attualmente ricoverati presso il reparto di Terapia Intensiva dell'Ismett.

"La tecnica domino - spiega il professor Bruno Gridelli, direttore dell'Ismett - è molto particolare e può essere eseguita solo in alcuni casi ed in centri altamente specializzati. Anche questa complessa metodica ha l'obiettivo di aumentare le possibilità di far fronte alle richieste di trapianto dei nostri pazienti. L'amiloidosi è una rara malattia genetica per la quale i pazienti siciliani seguiti in un ottimo centro dell'Università di Messina fino ad oggi avevano dovuto recarsi al Nord per il trapianto". [Adnkronos]

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15 settembre 2009
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