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Addiopizzo ha una nuova casa!

A Palermo una nuova sede del comitato in un immobile sequestrato al boss del quartiere Kalsa

10 dicembre 2010

Addiopizzo ha una nuova casa a Palermo, e per l'esattezza al civico 131 di via Lincoln, in un immobile confiscato al boss mafioso Masino Spadaro.
La nuova sede è stata inaugurata ieri mattina con il taglio del nastro e la partecipazione dei giovani che animano l'associazione antiracket e numerose autorità. Alla cerimonia sono intervenuti i magistrati Francesco Messineo, Gaetano Paci, Maurizio De Lucia, Francesco Del Bene, il colonnello dei carabinieri Teo Luzi; e, ancora, il prefetto di Palermo Giuseppe Caruso, l’ex prefetto e ora assessore Giosuè Marino, il vicepresidente della Provincia, Pietro Alongi.
Il comitato farà della sede di via Lincoln "un centro di rivoluzione culturale e un laboratorio politico aperto, un punto d’incontro per giovani e associazioni, ma soprattutto un luogo di impegno civico dove poter elaborare nuove strategie contro la mafia".

Il locale, di 240 metri quadri, confiscato al boss del quartiere Kalsa Masino Spadaro, e "restaurata e ammobiliata con grandi sacrifici e a spese nostre", tengono a dire i ragazzi dell'associazione, è stato intitolato al capo della sezione catturandi della Squadra Mobile di Palermo, Mario Bignone, recentemente scomparso. "Siamo tra il mandamento di Porta Nuova e quello di Brancaccio, dietro Piazza Magione", ha detto Ugo Forello, presidente del comitato Addiopizzo, "dove abbiamo organizzato la nostra festa per diversi anni consecutivi e dove non abbiamo potuto farla l’anno scorso per l’incapacità dell’amministrazione comunale di risolvere problemi di abusivismo". "Qualunque esito giudiziario abbiano certe vicende, come quelle che riguardano i politici - ha aggiunto Forello - ribadiamo che chi è stato delegato a rappresentare pubblici poteri non può parlare con certi personaggi".

"Sono stati fatti passi avanti nella lotta al racket, ma non c’è stata quella rivoluzione generale che ci aspettavamo dalla società civile", ha detto il procuratore Messineo durante l’inaugurazione. "La lotta al racket è un bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto - ha aggiunto - ci sono alcuni imprenditori che collaborano ma in tanti ancora negano". "C’è una rassegnata tolleranza, - ha osservato - un mix di paura da parte dei commercianti, insieme con la percezione che il pizzo non sia un’imposizione ingiusta ma sia una cosa che vada accettata".

Questa sera, venerdì 10 dicembre dalle ore 21,00, i ragazzi di Addiopizzo ha invitato tutta la cittadinanza a partecipare alla festa di inaugurazione.
"Adesso possiamo finalmente aprire questo luogo alla cittadinanza, impegnandoci a farlo diventare un punto d'incontro per le associazioni, un luogo per la socializzazione fra i giovani, una base per l'elaborazione di nuove strategie contro la mafia e per l'impegno civico. La festa d'inaugurazione sarà soltanto il primo dei tanti eventi che organizzeremo negli ampi spazi della nuova sede: stiamo già pensando a cineforum, dibattiti, spettacoli, presentazioni di libri e tanto altro. Per il momento, godiamoci la musica: non mancate alla festa!"

- www.addiopizzo.org

 

 

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10 dicembre 2010
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