All'ISMETT di Palermo eseguito con successo un trapianto bipolmonare per un bambino di tre anni
Un trapianto bipolmonare per un bambino di tre anni. E' il più piccolo paziente mai trapiantato di polmoni in Italia. Nel nostro Paese, in bambini così piccoli per età e peso il trapianto polmonare è, infatti, poco diffuso per la difficoltà di reperire donatori adatti e soprattutto per difficoltà legate alla fase chirurgica e post operatoria. L'intervento è stato eseguito presso l'Istituto Mediterraneo per i Trapianti e Terapie ad Alta Specializzazione (ISMETT) di Palermo dall'équipe medico-chirurgica guidata da Bruno Gridelli, direttore del centro trapianti palermitano. Il piccolo era affetto da istiocitosi X, una malattia causata da un'alta concentrazione di istiociti, particolari globuli bianchi, che si addensano in alcune parti del corpo (nel suo caso nei polmoni) compromettendone la funzione. I suoi polmoni erano molto danneggiati e facili alla lacerazione. Per questo da un mese era costretto a letto con un tubo di drenaggio nel torace e necessità di ossigeno continuo. In queste condizioni il trapianto dei polmoni rappresentava la sola speranza.
Il bambino era in cura presso il reparto di Onco-Ematologia dell'Ospedale dei Bambini “Di Cristina” di Palermo diretta dal dr Maurizio Aricò. Il dr Aricò ed il suo gruppo hanno una delle più vaste esperienze in Europa nella cura della istiocitosi X. Ciò ha consentito al piccolo Davide di poter essere curato secondo i più corretti protocolli terapeutici per essere poi candidato a trapianto di polmoni. L'intervento è stato eseguito lo scorso 22 aprile. L'organo che gli ha salvato la vita è “arrivato” da Genova, grazie alla generosità dei genitori di un giovanissimo donatore che con il loro gesto hanno permesso anche di trapiantare di fegato sempre all'ISMETT un altro bambino.
In sala con il prof Gridelli per effettuare l'intervento: Alessandro Bertani, Francesco Caronia, l'équipe di anestesisti coordinata dal dr Antonio Arcadipane e lo pneumologo dell'Istituto Mediterraneo Patrizio Vitulo. “Il bambino era ricoverato all'ISMETT da settimane e le sue condizioni erano sempre più gravi - ha raccontato il professor Gridelli -. Siamo riusciti a condurre l'intervento senza necessità di mettere il piccolo paziente in circolazione extracorporea. Ciò è eccezionale nei bambini. La rapidità dell'intervento e la buona ripresa funzionale dei polmoni trapiantati hanno consentito a Davide di recuperare rapidamente”.