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All'Istituto mediterraneo dei trapianti di Palermo è stato effettuato il primo trapianto di polmone nel meridione

Un operazione durata 7 ore e riuscita con successo

09 giugno 2005

E' stato effettuato la notte scorsa all'Istituto mediterraneo dei trapianti (Ismett) di Palermo un trapianto di polmone in un uomo di 49 anni.
Si tratta del primo intervento del genere in una struttura del meridione.
''L'operazione, durata 7 ore, è andata bene - ha spiegato Bruno Gridelli, coordinatore dei medici che hanno effettuato il trapianto - anche per l'ottima collaborazione avuta dagli anestesisti di Catania da dove proveniva il donatore, un giovane di 19 anni''.

Il ricevente, affetto da una gravissima forme si insufficienza respiratoria, era in lista d'attesa da alcuni mesi. ''Dal ricevente - ha aggiunto Gridelli - è stato prelevato anche il fegato e grazie alla tecnica dello split liver (cioè la divisione dell'organo in due parti) è ora in corso nel centro palermitano un doppio trapianto di fegato in un bimbo di 8 mesi e una donna di 60 anni''.

Hanno effettuato il trapianto di polmone Kumud Dhital (chirurgo di origine nepalese che ha lavorato a lungo in Italia e in Inghilterra), Domenico Mazzitelli (di origine napoletana e arrivato a Palermo dopo 15 anni di attività a Monaco), Francesco Caronia e Bruno Gridelli.
All'Ismett sono in lista d'attesa per un trapianto di polmone 15 persone.

L'ISMETT
L'Ismett, Istituto Mediterraneo per i Trapianti e Terapie ad Alta Specializzazione, viene istituito nel 1996 come progetto di sperimentazione gestionale (art. 9 bis Ddl 502/1192), attraverso una partnership tra la Regione Siciliana, realizzata mediante le Aziende Ospedaliere Civico di Palermo e Cervello, e l'UPMC, University of Pittsburgh Medical Center.
Dall'estate del 1999 l'Ismett consente ai pazienti siciliani di ricevere il più alto livello di cure mediche oggi disponibile, senza essere costretti a lasciare la propria regione, talvolta volando oltreoceano.
La collaborazione tra due dei più grandi ospedali siciliani e l'UPMC, dove ha sede il Thomas Starzl Institute, che vanta la più vasta esperienza al mondo nel campo dei trapianti, è il punto di partenza dal quale l'Ismett si pone come centro di riferimento per i pazienti siciliani e del bacino del Mediterraneo che necessitino di cure per insufficienze terminali di organi vitali.
L'Ismett, lavorando a contatto quotidiano con i centri medici dell'UPMC, è in grado di offrire le terapie più adeguate con il supporto dei servizi diagnostici avanzati.
I trapianti, infatti, non sono l'unica risposta alle insufficienze terminali d'organo. Esistono tecniche chirurgiche, radiologiche, endoscopiche e terapie mediche che possono affrontare e risolvere queste gravi malattie senza arrivare al trapianto. Si tratta di tecniche di alta specializzazione, frutto di ricerche avanzate condotte in centri di eccellenza e nelle quali l'UPMC è all'avanguardia.
Grazie al contributo dell'UPMC, che ha fornito il know-how tecnico, clinico e gestionale, l'Ismett è in grado di mettere a disposizione delle altre realtà ospedaliere siciliane le proprie risorse e le proprie conoscenze, nel quadro di un progetto di crescita integrato con le altre strutture del Sistema Sanitario Nazionale.
Dalla primavera del 2004 ha aperto le porte il nuovo istituto, un ospedale ad alto livello tecnologico, il primo al mondo ad essere progettato e realizzato per la terapia dei trapianti multiorgano.

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09 giugno 2005
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