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Cambierà faccia in tempi brevi il porto di Catania

15 gennaio 2002
È destinata a cambiare, in tempi ragionevolmente brevi, la strutturazione del porto di Catania: il progetto del nuovo "Water front", promosso dall'Autorità portuale con la collaborazione tecnica del Comune.

E' stato presentato nei giorni scorsi dal sindaco Umberto Scapagnini, dal vice sindaco Raffaele Lombardo e dal presidente dell'Autorità portuale Cosimo Indaco agli assessori, ai componenti delle Commissioni consiliari Urbanistica, Lavori pubblici, Commercio e risorse del mare ed ai capigruppo consiliari, presenti i componenti del Comitato portuale.

La presentazione del nuovo "Water front" delinea il rapporto tra la città e il "fronte d'acqua", ed "ha una importanza consistente in quanto il progetto promosso dall'Autorità portuale si armonizza nel quadro generale dell'assetto urbanistico di Catania", ha sottolineato Scapagnini.

Il progetto è mirato a raggiungere diversi obiettivi: da una parte prevede la razionalizzazione degli spazi esistenti, tenendo conto dell'incremento del traffico Ro-Ro e merci, e delle ampie potenzialità che offre il comparto crocieristico, senza disconoscere le esigenze dell'attuale insediamento dei pescherecci; dall'altra parte il prolungamento del molo di Levante, limitato a 300 metri e non più ai 500 metri previsti; prevede la costruzione di nuove e indispensabili infrastrutture, come la Stazione Marittima; prevede di dare notevole respiro alla nautica da diporto, con la creazione di un porto turistico; infine, prevede la perfetta integrazione delle strutture portuali con le linee di sviluppo urbanistico (già individuate nelle loro specificità) dei quartieri limitrofi.

In particolare, ecco i punti principali della ristrutturazione interna del porto:
Le banchine di riva settentrionali del Porto Vecchio e del Porto Nuovo, insieme allo sporgente centrale e al molo di levante, dovranno essere liberate dai vincoli doganali ed avere destinazioni tali da consentire l'uso "urbano" dei piazzali e delle banchine.
Lo sporgente centrale potrà essere utilizzato come terminale crocieristico, trasferendo la movimentazione di contenitori sul lato settantrionale della nuova darsena traghetti.
La nuova darsena polifunzionale, prevista dal Piano regolatore portuale vigente, sarà ampliata per aumentare il numero degli accosti delle navi e dovrà essere dotata di ampi piazzali retrostanti per consentire un agevole flusso dei veicoli in imbarco e sbarco e la sosta di quelli in attesa.
Il traffico commerciale legato alla movimentazione delle merci convenzionali potrà utilizzare le banchine e le infrastrutture che si trovano sul lato occidentale del porto.
L'accesso viabilistico al porto commericale sarà riportato in prossimità del nuovo piazzale traghetti e collegato all'Asse dei servizi, contenendo al minimo le interferenze con il traffico urbano.
Alle spalle del porto deve essere assicurata una viabilità primaria di connessione fra lo "svincolo ovale" e la litoranea urbana, con funzione di circonvallazione orientale e tipologia da "park-way". L'ampliamento verso sud dell'ambito portuale sarà contenuto quanto più possibile e terrà conto dell'esigenza di disinquinare il torrente Acquicella.
Il nuovo porto turistico di Acquicella avrà una imboccatura separata, in grado di non causare conflitti con quella del porto commerciale, e darà un rilevante contributo alla risoluzione, non solo sotto il profilo urbanistico, del nodo fra porto, Playa, area e Asse dei servizi con il cosiddetto "svincolo ovale", soprattutto rispetto al "quartiere occidentale" a destinazione mista, per il quale si prevede una importante azione di recupero urbanistico. Il porto turistico sarà il terminale del rinnovato sistema balneare della Playa, con i suoi alberghi, ristoranti e impianti ricreativi: separerà nettamente - ambientalmente, funzionalmentye e visivamente - l'ambito della Playa da quello del porto, offrirà uno scenario attraente al nuovo quartiere che si creerà con il recupero della cementeria e delle aree limitrofe.
La Stazione Marittima sorgerà sullo sporgente centrale: le navi da crociera godranno così di almeno tre accosti ad essaa contigui, oltre ai due sul molo di levanmte, tutti facilmente raggiungibili dal centro storico. È previsto l'utilizzo dei binari esistenti per collegare direttamente la Stazione Marittima con la ferrovia Circumetnea o Metropolitana all'interno dello stesso edificio. La Stazione Marittima sarà collegata al centro storico attraverso il nuovo "water front" urbano.
Il terminale containers, grazie all'allargamento verso sud del molo di mezzogiorno, sarà dotato di una banchina lunga 240 metri e una superficie di 45 mila metri quadrati. Il terminale traghetti e Ro-Ro disporrà di 6 accosti indipendenti, con un piazzale di servizio di 163 mila metri quadri, che farà capo al nuovo varco portuale.
Queste le principali linee guida che sindaco e Autorità portuale hanno sottoposto all'attenzione degli amministratori. I tempi di realizzazione? Sarà solo questione di volontà politica nel dare una spinta propulsiva allo "strumento" presentato.

Fonte: La Sicilia

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15 gennaio 2002
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