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CONFESSIONI DI UNA MENTE PERICOLOSA

Buon esordio alla regia per il bel George Clooney

05 maggio 2003
 

 


 Noi vi consigliamo di vedere…
CONFESSIONI DI UNA MENTE PERICOLOSA
di George Clooney

Chuck Barris ha una doppia, leggendaria, vita segreta. Di giorno, infatti, è un celebre ideatore e conduttore di show televisivi, mentre di notte si trasforma in uno spietato agente della CIA con un prendente gusto nel commettere omicidi. Giovane, energico e concentrato, Barris scala rapidamente i gradini del successo in entrambe le professioni. Mentre in tv inventa quiz innovativi e popolari come 'Il gioco delle coppie' e 'The gong show', per conto del governo degli Stati Uniti diventa un killer affidabilissimo. Ma quando l'amore fa capolino nella sua vita le cose, inaspettatamente, cominciano a cambiare.
Esordio alla regia di George Clooney. Produttori esecutivi: George Clooney, Steven Sodenbergh, Stephen Evans, Angus Finney.


Distribuzione Eagle
Durata 113'
Regia George Clooney
Con Drew Barrymoore, George Clooney, Julia Roberts, Rutger Hauer
Genere Drammatico


Le critiche

''La qualità della sceneggiatura di Charlie Kaufman risiede nella capacità di sottolineare i rapporti che intercorrono fra l'America, euforica e narcotizzata, dalla tivù in fase di irresistibile ascesa e i delitti dei servizi segreti: in fondo, due forme di cinismo perfettamente complementari. Clooney adotta un'iconografia alla 'Tenenbaum', ricalcando climi e colori d'epoca, e dà alla storia un ritmo grottesco e concitato, prossimo allo stile del suo amico (e, qui, produttore) Steven Spielberg; salvo sostituirvi, verso la fine, un tono progressivamente più drammatico. Col limite veniale di una certa discontinuità, 'Confessioni di una mente pericolosa' rappresenta quel che si dice un buon debutto''. (Roberto Nepoti, 'la Repubblica, 26 aprile 2003)

''Considerato sotto il profilo paradossale e depressivo, c'è anche da sottolineare che il film presenta la centrale dei servizi segreti come un'organizzazione dalla pistola facile, mentre se si prende in mano un libro serio come 'La disfatta della Cia' di Baer ci si rende conto che oramai per qualsiasi operazione bisogna riempire montagne di moduli burocratici (...) Per quanto riguarda il film, esistono certi valori di atmosfera e di taglio; e fra gli interpreti figurano bene lo stesso Clooney come arruolatore del superkiller, Julia Roberts in veste di Mata Hari e Rutger Hauer che esprime tutta la stanchezza dello spione invecchiato''. (Tullio Kezich, 'Corriere della Sera', 26 aprile 2003)

Fonte: cinematografo.it

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05 maggio 2003
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