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Da Gennaio inizia la sperimentazione sull'uomo del vaccino italiano contro l'Aids

la nuova strada intrapresa da un equipe dell'Istituto Superiore di Sanità

01 dicembre 2003
Colpire il virus dell'Aids al cuore per metterlo fuori gioco. Questa la nuova strada intrapresa da un equipe dell'Istituto Superiore di Sanità che ha scelto unavia alternativa per cercare di sconfiggere il virus. Gli studi tradizionali, sin'ora, hanno puntato sulle proteine presenti sulla superficie del virus, caratterizzato dalla capacità di sfuggire mutando rapidamente. L'Istituto Superiore della Sanità ha individuato il suo bersaglio nel cuore del virus che si chiama "Tat" ed è localizzato nelle proteine racchiuse all'interno. Il Tat è il motore che controlla la replicazione del virus. Contrastando la sua attività, il vaccino riduce la replicazione dell'Hiv tenendo la situazione sotto controllo. La sperimentazione sulle scimmie ha dimostrato che la somministrazione della proteina non produce effetti tossici e provoca una risposta immunitaria completa.

La sperimentazione sugli animali è stata eseguita iniettando il vaccino a sette scimmie. - afferma Barbara Ensoli, biologa dell'Istituto Superiore di Sanità che coordina la sperimentazione - Dopo 18 settimane sono state tutte infettate con il virus ma cinque su sette sono risultate "protette". Le abbiamo poi tenute sotto osservazione per 104 settimane, attraverso esami del sangue e biopsie, ma non hanno evidenziato alcun segno della malattia". Nessuna delle scimmie vaccinate ha sviluppato l'Aids. Adesso dovrebbe partire la sperimentazione sull'uomo. Il reclutamento dei volontari che si sottoporranno alla sperimentazione del vaccino italiano è già iniziato. Sarebbero oltre settanta le persone che hanno contattato il numero verde dell'Istituto Superiore di Sanità e oggi in occasione della Giornata mondiale di lotta all'Aids, la linea diretta sarà attiva tutto il giorno. A circa una quarantina di volontari idonei sarà assegnato un codice segreto che gli permetterà di avere un colloquio diretto con i selezionatori dell'Iss (Istituto Superiore della Sanità), assistiti da un equipe di pscologi. Solo al termine dello screening verranno scelti i 56 sieropositivi, non sottoposti a terapie, e le 32 persone sane che parteciperanno alla fase 1 della sperimentazione.

Nessun pericolo inoltre, per le persone sane che si sottoporranno alla somministrazione della "Tat" che non rischieranno di diventare sieropositive. La fase 1 della sperimentazione inizierà a gennaio del 2004 e durerà sei mesi, poi c'e ne vorranno altrettanti per testare i risultati. "Solo dopo la conferma che il 'vaccino' non è tossico, passeremo alla fase due, che coinvolgerà centinaia di volontari sia in Italia che in alcuni Paesi africani. Durerà due anni ma occorreranno molti soldi, dai 20 ai 40 milioni di euro. Per la terza ci vorranno tre anni. Quindi solo alla fine del 2007 sapremo con certezza se il vaccino è veramente efficace".

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01 dicembre 2003
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