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Dopo meno di due settimane all'Ismett eseguito con successo il secondo trapianto di polmone

I siciliani possono usufruire di una così grande opportunità terapeutica senza lasciare la propria regione

25 giugno 2005

Dopo meno di due settimane dal primo intervento (leggi), all'Istituto mediterraneo per i trapianti e terapie ad alta specializzazione (Ismett) è stato eseguito il secondo trapianto di polmone.
Stavolta a essere sottoposta a trapianto è stata una giovane siciliana, affetta da fibrosi cistica, una malattia congenita che provoca insufficienza respiratoria terminale.
Quindi, per la seconda volta in poche settimane un paziente siciliano ha potuto usufruire di questa opportunità terapeutica senza dover lasciare la propria regione. Fino a poco tempo fa, infatti, l'unica struttura autorizzata a eseguire trapianti di polmone nel Centro-Sud si trovava a Roma.

L'intervento è stato eseguito nella notte fra martedì e mercoledì. In sala operatoria l'equipe guidata da Bruno Gridelli, direttore medico-scientifico dell'Ismett, Francesco Caronia, Alessandro Bertani e Domenico Mazzitelli.
Per eseguire il trapianto, è stato necessario ricorrere a un donatore fuori regione. L'organo è stato prelevato a Cagliari dai chirurghi Alessandro Bertani e Sergio Sciacca.

I medici hanno fatto sapere che le condizioni della paziente sono eccellenti, e la funzionalità polmonare è normale.
E' stato, dimesso ieri - a distanza di due settimane dall'intervento - il primo paziente sottoposto a trapianto di polmone in una struttura del Sud, un uomo di 49 anni della provincia di Trapani, trapiantato lo scorso 8 giugno. L'Ismett ha ricevuto l'autorizzazione per eseguire questo tipo di interventi il 20 ottobre dello scorso anno, insieme a quella per il trapianto di cuore.

Attualmente sono 15 i pazienti iscritti nelle liste d'attesa dell'Istituto per essere sottoposti a questo tipo di intervento. ''Il secondo trapianto di polmone - ha sottolineato il prof. Bruno Gridelli - realizzato a così pochi giorni di distanza rispetto al precedente è un importante traguardo. Stiamo lavorando insieme a pneumologi e rianimatori Siciliani per definire protocolli di valutazione e trattamento dei potenziali donatori, infatti la corretta gestione del potenziale donatore in terapia intensiva è uno degli elementi critici di successo. Inoltre, stiamo lavorando a terapie per il controllo del rigetto che possano essere meglio tollerate dai pazienti. Anche il programma di trapianto di polmone sarà un'importante risorsa clinica e scientifica per la Sicilia''.

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25 giugno 2005
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