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E' le la macchina più ''sexy'' del mondo, la mitica 500! La piccola di casa Fiat non ha concorrenti

02 agosto 2006

Ovviamente non è né la più veloce, né la più spaziosa, ma sicuramente, almeno per la rivista specializzata britannica Top Gear, è la più sexy!
Stiamo parlando di automobili e in particolare della nostra mitica Fiat 500!
Secondo la rivista, la macchina simbolo del boom economico italiano degli anni Sessanta, ha ''il fascino dell'aspetto solido e della non complicazione... chiunque, dai ragazzi senza un soldo, a donne ormai in declino, diventano sexy dietro al suo volante. Funziona a prescindere dell'età, dalla bellezza, dalla ricchezza e dalla posizione sociale. Persino una suora in una 500 sembra trasmettere un fremito di voglia di procreare''.
Magari un po' esagerati, ma per chi ha avuto, o ancora possiede la MITICA, sicuramente è così.

Seconda classificata è la Aston Martin DB5, quella di James Bond-Sean Connery, che per Top Gear ''ha un posto speciale nelle teste e nel ventre dei quarantenni, uomini che stanno per affrontare la crisi della mezza età''. Al terzo, un'altra italaina, la Maserati Quattroporte, che ''seduce i tuoi occhi e li allontana dal cervello'', quindi la Chevrolet Camaro, ''una creatura leggendaria''.
Più in giù nella classifica si incontrano la Rolls Royce Phantom, la Aston Martin Vanquish e la Lamborghini Gallardo Spider. Al decimo posto una curiosità: Sally, la Porsche Carrera 911 rappresentata nel cartone animato 'Cars', attualmente al cinema.

500 volte sexy
di Renzo Arbore (La Stampa, 1 agosto 2006)

I ''cinquecentisti'' sono una setta di fanatici. Io sono uno di loro. A 18 anni ebbi la mia prima 500 e da allora ne ho cambiata solo una. Oggi sono il felice proprietario di quella intestata a Gabriele D'Annunzio che mi fu venduta da suo nipote, che si chiamava appunto Gabriele D'Annunzio. Ho sempre pensato che la 500 sarebbe rimasta una macchina nel tempo, una macchina cult, un simbolo della creatività italiana, del gusto italiano, dello spirito italiano di adattamento, anche se sembrava fosse la 600 la macchina destinata a racchiudere le atmosfere degli Anni 60. La netta percezione di questo grande fenomeno che avrebbe travalicato i confini italiani la ebbi quando, per un concerto nello stadio di Amsterdam, mi infilarono in una 500 posta alla testa di cinquanta 500 guidate da rispettabili drivers olandesi entusiasti all’idea di farmi entrare nello stadio in apertura dell'applauditissimo corteo. E ancora non dimenticherò mai un Columbus Day, a New York, durante la sfilata la 500 procedeva al centro di quattro meravigliose macchine americane, quelle classiche con le pinne, le Cadillac, le Chevrolet, che quasi proteggevano questa regina al centro, una 500 galoppante e rumorosa.

La sua simpatia è contaggiosa, la gente ti guarda ed è più distesa, cosa che non avviene se sei a bordo di altre auto ed è rilassante, anti-affaticamento. E' un mistero quello della 500 e della sua maneggevolezza, abbassando il sedile posteriore diventava un porta oggetti, o un porta valigie o un porta cose.
Il ricordo della 500 è anche legato al mio ingresso a Roma. Arrivai per la prima volta per lavorare alla Rai, assunto tramite concorso come maestro programmatore di musica leggera con la mia bellissima 500 e con tre amici che mi facevano da scudieri con tanto di valigie. Io non so come ci siamo potuti entrare: in quattro, con bagagli e ci abbiamo pure soggiornato alcuni giorni. Questo è successo e questo io documento. L'epopea della mia amicizia con la 500 proseguì quando un direttore della Fiat chiamò dei protagonisti della televisione che non erano automobilisti provetti o specialisti dell'automobile. Pippo Baudo, un giorno Maurizio Costanzo e un giorno me. Il giorno che andai io a parlare con il direttore supremo della Fiat, simpaticamente, gli proposi di rifare una 500. Mi disse che le mie argomentazioni erano le più valide: io per risparmiare benzina, pur avendo una macchina grande, giro in 500, mi diverto in città, parcheggio con grande facilità e quindi è il caso di pensare alla 500 non più come alla macchina della famigliola italiana degli Anni '50 che si spostava e andava al mare, ma come una seconda macchina. Purtroppo, mi spiegarono che era impossibile rifarla identica in quanto sono subentrate nuove regole per cui la lamiera non può essere più quella di un tempo. Io mi allontanai molto dispiaciuto, per la verità, era un fatto affettivo quello di pensare ad un restyling, ad un recupero della linea di questa bellissima macchinetta, e infatti dopo un due anni arrivò la Nuova 500, quella che non aveva niente a che fare, per la verità, con la meravigliosa prima nata. Auguri alla 500 alla quale spesso dedico anche una parte del mio spettacolo musicale, quando ricordo come eravamo, partendo dal ballo della mattonella e arrivando a quello che si faceva nelle 500, piccole alcove per noi, poveri studenti fuori corso. Però mi riservo di raccontarvelo un'altra volta.

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02 agosto 2006
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