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Guerra all'ignoranza!

L'associazione Libera contro il "Baciamo le Mani Party": "Si scherza sul mito della peggiore Sicilia"

21 aprile 2012

Coppole, pizzini e dress code a tema: è la festa danzante "Baciamo le Mani Party" che questa sera a Viagrande, nel Catanese, farà ballare centinaia di giovani sulle note del film "Il Padrino". Una tema che non va giù all'associazione antimafia Libera: "Il comitato provinciale di Catania - spiega Giuseppe Vinci di Libera - viene a conoscenza con dolore e inquietudine della Decima Festa del Paradiso dell'Etna denominata Baciamo le mani Party, descritta nel comunicato promozionale come uno "sbeffeggiare simpatico, con un ritorno al passato di quella Sicilia rurale, feudale, contadina di stampo prettamente agricolo che poi esportò fuori dai confini tante illustri personalità ma anche alcune particolari caratteristiche fatte di vossignoria e di mammasantissima". Noi - aggiunge Vinci - in nome di tutte le vittime della mafia e dei loro parenti che rappresentano la parte migliore della storia del nostro Paese, crediamo che ci sia davvero poco di simpatico nel riaggiornare il mito della peggiore Sicilia criminale e ci vergogniamo del riferimento iconico alla sicilianità con coppola, gilet, camicia bianca e pizzini Il nostro auspicio è che tali manifestazioni di colpevole nostalgia non abbiano seguito presso la larga parte di cittadinanza che crede nel valore della memoria".

Eppure, l'evento si preannuncia già seguitissimo: gli organizzatori, tra i quali anche noti pr catanesi, mettono le mani avanti presentando la festa come "un modo un po' ironico e irriverente di vedere la nostra Sicilia. Al suono delle note languide e struggenti di Nino Rota sui titoli di coda del film Il Padrino, il Paradiso dell'Etna, sabato, rispecchierà tutti i colori del Made in Sicily". Aggiungendo l'indicazione su come vestirsi: "Indossate anche voi qualche accessorio che rispecchia la sicilianità con un dress code: per lui coppola, gilet, camicia bianca e pizzini; per lei vedi la Mariagrazia Cucinotta o la Monica Bellucci di Màlena".
Una nuova polemica, dopo le tempeste mediatiche sulle fiction di mafia, le t-shirt con Il Padrino, i videogiochi a tema. Lo slogan "Baciamo le mani" sembra essere molto in voga, gettonato da pubblicitari ed esperti di marketing: con questo nome ci sono bar e ristoranti ad Aci Castello, a Marina di Ragusa, a Palermo; c'è una pasticceria a Roma, e perfino un hotel. Si chiamano così un cd di Roy Paci &Aretuska, un gruppo musicale, un film di Vittorio Schiraldi e una fiction con Virna Lisi. Il trionfo è su facebook: sul popolare social network c'è un gruppo chiuso da 1523 membri, e una comunità da 236 simpatizzanti. Non a caso, per pubblicizzare la festa catanese è stato utilizzato proprio Facebook: all'evento sono stati invitati personalmente 8.363 catanesi. Un invito che, visto il tema, non si può rifiutare...

La risposta degli organizzatori - "Nessuno vuole fomentare polemiche o mancare di rispetto alle vittime della mafia, ma tutte ciò ci sembra esagerato - spiegano gli organizzatori - la festa è solo un pretesto simpatico e irriverente per rispolverare e rievocare arcaici saluti e diffusi modi di dire della società sicilian d'inizio secolo, come "baciamo le mani", "vossignoria" e "s'abbenerica". Teniamo conto delle rimostranze sollevate dall'associazione Libera, prendiamo netta posizione contro la mafia, la criminalità organizzata e i loro simboli, ma non possimao tollerare di essere tacciati come irrispettori nei confronti delle vittime di mafia e di chi combatte ogni giorno la legalità"."Cambieremo il titolo della serata in "Siamo siciliani party" e la foto de "Il Padrino" nella locandina sarà sostituita dall'immagine della Trinacria simbolo della Sicilia, in rispetto alle osservazioni sollevate - concludono gli organizzatori - Ma facciamo notare che "Baciamo le mani" è anche il nome di un gruppo folk ragusano e il titolo di un disco di Roy Paci. Siamo certi che nessuno loro abbia mai avuto in mente di esaltare gli usi e i costumi di Cosa nostra".

 [Fonte: Italpress - Corriere del Mezzogiorno, Lasiciliaweb.it]

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21 aprile 2012
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