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Il fisico catanese Fulvio Frisone adeso pensa ad una macchina per far regredire le cellule cancerogene

08 gennaio 2007

''Ho in mente una macchina che sfrutti i principi della fisica nucleare per far regredire le cellule tumorali''.
Il clamoroso annuncio è stato dato da Fulvio Frisone - brillante fisico nucleare a dispetto della disabilità che lo affligge dalla nascita -, nella prima riunione del 2007 della Fondazione a lui intitolata dalla Regione siciliana, svoltasi nell'hotel Apeiron di Acicastello.
''Ovviamente - ha aggiunto Frisone - chiedo, per mettere a punto questa macchina, l'aiuto di altri scienziati, in particolare oncologi e biologi, a cominciare da quelli siciliani''.

L'appello è stato raccolto dal prof. Giancarlo D'Agata, cattedratico di endocrinologia dell'Università di Catania, che, presente alla riunione, ha annunciato che farà da tramite tra Frisone e gli oncologi dell'ateneo catanese per dar vita a questa collaborazione.
Nel corso dell'affollata riunione, intanto, il direttore della Fondazione, Sebastiano Truglio, ha fissato al 31 marzo la partenza della struttura scientifica che a Melilli si occuperà da una parte di monitorare il territorio della zona industriale siracusana sotto il profilo della ecocompatitibilità, dall'altro, di portare avanti le ricerche sulla fusione fredda, la fonte pulita che si spera possa risolvere i problemi energetici del mondo (leggi).

''Puntiamo - ha detto il presidente della fondazione, l'on. Salvo Fleres - a fondi per la ricerca dell'Ue. Ma siamo convinti che a questo grande progetto possano contribuire economicamente anche atenei di tutto il mondo e grandi società private che si occupano di energia. Vogliamo stringere accordi di programma e stipulare convenzioni in tutto il mondo per portare avanti la nostra idea di politica energetica''.
Proprio di fusione fredda ha parlato nel corso della riunione il prof. William Collis, britannico, segretario dell'International society for condensed matter nuclear science (Iscmns), associazione internazionale che opera in 25 Paesi e con 175 scienziati dedicandosi a questo argomento.
''Ciascuno di noi - ha detto Collis - fa la propria piccola parte, poi, tutti insieme, speriamo di approdare a grande risultati che darebbero benefici incredibili al mondo intero: un'energia pulita, non inquinante e a basso costo''.

- Fulvio Frisone su Wikipedia

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08 gennaio 2007
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