Il ministro Massimo D'Alema a Lipari compra capperi, acciughe e origano e poi scappa dai ''vips''
''Troppi vip'', D'Alema lascia Lipari. E non incontra Casini.
di Fabrizio Caccia (Corriere.it, 10 agosto 2006)
''L'isola si va densificando di vips... e io me ne vado'', dice Massimo D'Alema, alle 10 del mattino, davanti al pontile di Marina Lunga, calcando volutamente sul plurale inglese, come se parlasse piuttosto di fastidiosi insetti. Già, i ''vips'' incalzano e l'estate alle Eolie esplode: Paola Barale e Raz Degan sono sbarcati giusto l'altra notte (e hanno già litigato coram populo, mandando in visibilio i paparazzi).
Così dopo due giorni leva l'ancora, l'Ikarus II, diretto a Filicudi (ieri), Ustica (oggi), Marettimo e Favignana, fino in Tunisia ''se il tempo regge''.
Isole strepitose, mare stupendo e vento ideale di libeccio, ''ma spero che le mie vacanze siano brevi - annuncia il ministro degli Esteri -. Sono pronto a lasciare l'equipaggio in ogni momento. Perché laggiù in Medio Oriente è ora che cessi il conflitto e torni la politica. Mi arrivano segnali di accordo, anche se i tempi all'Onu credo saranno lunghi''.
Per lui una vacanza così: le Eolie negli occhi e il pensiero al Libano. E se dovrà lascerà l'equipaggio, il timone passerà a Linda Giuva, sua moglie, tutt'altro che una principiante.
Ieri, nove di agosto: ''Certo, telefonerò a Prodi per il suo compleanno - dice D'Alema - ma questa non mi pare una gran notizia. Con il presidente del Consiglio ci sentiamo spesso in questi giorni. Tutt'e due, per fortuna, abbiamo i telefonini che funzionano... E sono in costante contatto anche con i miei collaboratori alla Farnesina''.
L'allarme dei nostri ''servizi'' sull'Afghanistan? ''Lasciamo stare''.
C'è ancora un po' di tempo prima di salpare, si parte per Filicudi a mezzogiorno, l'equipaggio (Linda, i due figli, pochi amici) non è per niente pronto. Il nocchiero di Ikarus, allora, camicia bianca e bermuda blu, va a comprare i giornali all'edicola del corso principale, seguito da due agenti di scorta in borghese. La gente lo riconosce e lo saluta. Si ferma davanti a un negozietto di prodotti tipici: ''Solo qui - dice - puoi trovare i capperi, le acciughe e l'origano genuini, quelli che mi piace gustare insieme al pesce di questo mare''. Tra i ''vips'' di Lipari viene segnalato da giorni pure Pier Ferdinando Casini, il leader dell'Udc. Nessuno però finora l'ha visto. C'è stato forse un incontro segreto? Come quella volta, a Pasqua, nella masseria di Savelletri. Ricorda, D'Alema? ''Nessun incontro. Né in Puglia né qua. Ho un'ottima simpatia con Casini ma l'ultimo pensiero per entrambi (credo) è quello di incontrarci in vacanza... E comunque io ho smesso da tempo di occuparmi di politica interna''.
Eppure le ''larghe intese'' potrebbero proprio partire da Lipari. L'altra sera, durante una cena riservata a casa del cognato di Michele Giacomantonio, ex sindaco liparota (della Margherita), l'Udc locale avrebbe offerto un patto a Margherita e Ds per una lista civica comune da presentare alle elezioni di novembre per battere il centrodestra. ''E D'Alema - ha raccontato lo stesso Giacomantonio - non mi sembrava affatto contrario, anzi...''. Casini o non Casini, insomma, le grandi manovre forse sono iniziate e in tutte le Eolie c'è gran fermento (a Filicudi, per dire, ora ci sono la ministra Melandri e Bruno Tabacci: di che parleranno quando s'incontrano?). La trama, però, lascia perplesso Renato Schifani, il capogruppo dei senatori di Forza Italia, vicino di barca di D'Alema a Lipari: ''Casini sa benissimo che se ci fosse realmente un tentativo di allargare la maggioranza di centrosinistra, l'Udc perderebbe di colpo il 60-70 per cento dei consensi. E lui non è nato ieri''.
Schifani, dopo Ferragosto, prenderà il motoscafo e andrà a parlarne in Sardegna direttamente con il Cavaliere. E D'Alema, dove sarà? ''Ha detto che dopo le Egadi vuole andare in Tunisia, no? - azzarda Giacomo Biviano, segretario della Sinistra giovanile di Lipari -. Secondo me andrà a rendere omaggio alla tomba di Craxi''. D'Alema ad Hammamet: sarebbe, sì, una notizia.