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Il primo ospedale italiano interamente dedicato ai trapianti

Al Civico di Palermo nasce uno dei più grandi centri trapianti d'Europa

29 marzo 2004
Dopo le notizie di qualche settimana fa, che descrivevano la situazione sanitaria palermitata all’apice della vergogna, con tanto di interventi governativi e sequestri istantanei di intere strutture ospedaliere, la nascita di un centro di ricerca interamente dedicato ai trapiantati, polo d’eccellenza in Europa, cava dagli impicci un po' tutti, e fa tirare un bel sospiro di sollievo.
Un'area di 12.000 metri quadrati, 70 posti letto, quattro sale operatorie e una equipe di esperti riconosciuti a livello internazionale alla guida: nasce così, nell'area dell'Ospedale Civico di Palermo, la nuova sede dell'Istituto mediterraneo per i trapianti e terapie ad alta specializzazione (IsMeTT).
E' il primo ospedale italiano interamente dedicato ai trapianti ed uno dei più grandi centri trapianti in Europa.

A Palermo anche una Cell Factory. Si chiama Cell Factory, la fabbrica in cui è possibile isolare, conservare e distribuire a tutti i centri che le richiedono cellule di ogni organo. Ogni organo potrà avere una sua Cell Factory e all'Ismett entro l'anno nascerà una fabbrica di cellule, comprese le staminali. Quello di Palermo si aggiungerà così ad altri centri italiani che stanno sperimentando questa strada, come il San Raffaele di Milano, dove Ricordi ha cominciato le sue ricerche. In Europa fabbriche di cellule sono nate in Svizzera, Belgio, Germania, Francia e Spagna. Negli Stati Uniti il centro più avanzato è la Cell Factory di Miami voluta da Ricordi.

Istituto mediterraneo per i trapianti e terapie ad alta specializzazione
La storia dell'IsMeTT comincia nel 1995. Quell'anno i "viaggi della speranza" costano alla Regione Siciliana 252 miliardi di lire, di cui 59 spesi per consentire a 60 malati di sottoporsi a trapianto di fegato (circa un miliardo a paziente), in Sicilia, infatti, non esiste nessun centro specializzato per questo tipo di trapianto. Ma in Europa i centri specializzati cominciano a non accettare più i pazienti stranieri (e quindi anche siciliani) in lista d'attesa per trapianto.

L'idea della realizzazione dell'Istituto Mediterraneo è opera di un gruppo di epatologi dell'ospedale palermitano "Cervello" che propone all'University of Pittsburgh Medical Center (UPMC), il primo Centro trapianti al mondo per numero di interventi eseguiti, l'idea di un centro trapianti multiorgano da realizzare in Sicilia. Sempre nel '95 entra in vigore negli Stati Uniti una nuova legge che riduce al 5% del totale il numero dei pazienti stranieri che possono essere inseriti in lista d'attesa per trapianto negli USA. Anche per questa ragione, i vertici di Pittsburgh pensano di guardare all'Europa e di partecipare attivamente alla realizzazione di un centro trapianti a Palermo.
Il 23 maggio 1996 l'idea viene presentata al Ministero della Salute che accoglie favorevolmente il progetto. Il 20 Marzo 1997, la Conferenza Stato-Regione approva ufficialmente la realizzazione dell'Istituto Mediterraneo per i Trapianti e Terapie ad Alta Specializzazione come Sperimentazione Gestionale (ai sensi dell'art. 9/bis del D. Lgs. 502/92). Una volta avallata l'idea ed il programma di azioni amministrative, si può procedere alla costruzione del nuovo Istituto. Il Ministro della Salute, per concedere il finanziamento, aveva stabilito che il progetto edilizio fosse consegnato in 6 mesi. Per questa ragione, l'UPMC Health System aveva deciso di affidare l'incarico ad uno studio di Pittsburgh, la Astorino & Associates, che il 23 maggio 1997 consegna il progetto "chiavi in mano" dell'immobile alla Regione Siciliana.

Quest'ultima può così ottenere i 92 miliardi di lire necessari alla costruzione del nuovo Istituto per trapianti. Nel mese di ottobre 1997, il Ministero decide anche di stanziare 4 miliardi e 374 milioni di lire dei fondi destinati ad edilizia sanitaria per ristrutturare ed attrezzare un'ala abbandonata di 692 mq nel padiglione di Chirurgia Toracica dell'Azienda Civico, in modo da consentire l'inizio delle attività dell'ISMETT nel più breve tempo possibile.
La sede provvisoria è pronta già nel mese di giugno del 1999 e, in occasione della cerimonia per la posa della prima pietra del nuovo edificio (9 giugno), l'IsMeTT viene autorizzato all'attività di trapianto. Il 21 luglio 1999 si dà il via ai ricoveri e, soltanto 10 giorni dopo, la notte tra il 30 ed il 31 luglio, l'équipe chirurgica dell'IsMeTT esegue il primo trapianto di fegato della Sicilia.
Il 22 gennaio del 2001 è stato avviato il programma di trapianto di fegato da donatore vivente, l'avvio di questa nuova attività rappresenta un fatto molto importante sia per l'IsMeTT che per tutta la sanità del Meridione. Il trapianto epatico da donatore vivente è, infatti, un'opportunità terapeutica attualmente disponibile solo nei migliori centri d'Europa e del Mondo.

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29 marzo 2004
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