Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

L'uso ''siciliano'' del cellulare secondo l'indagine di Unioncamere e Istat

Siamo i più sentimentali, o forse solo i più familisti

16 maggio 2003
«Sto arrivando, puoi calare la pasta!».
«Io sono al cinema, ma non ti vedo… in che fila sei?».
''Frammenti di discorsi amorosi'' colti a caso fra i 30 milioni di italiani (cioè più della metà della popolazione!) che usano il telefono cellulare secondo l'indagine di Unioncamere e Istat.

Diciamolo, è per questo, ed è finalmente ufficiale, che strapazziamo il cellulare, lo auscultiamo e interroghiamo con trepidazione: non tanto per parlare con colleghi o clienti (come molti fingono per darsi un tono), non per impartire o ricevere disposizioni di lavoro, non per ascoltare le richieste dei pazienti malati, ma per parlare con amici e fidanzati, genitori e figli, mogli e mariti (insomma tutta la tribù esclusi i suoceri, chissà perché).

La cellu-dipendenza segue ovviamente il tracciato sociale, dal pannolino al pannolone: dagli 11 anni ai 24 si parla con gli amici; dai 24 ai 34 si telefona più spesso ai fidanzati per dispendiosi litigi o chiarimenti e dopo i 35 si parla col coniuge, per negoziare ogni giorno le strategie di sopravvivenza tra spesa e prole

Finché, dopo i sessanta, il cellulare comincia ad assopirsi, sempre di più.
Tutto questo in Italia. E dalle nostre parti?
Ancora una volta, siamo i più sentimentali, o forse solo i più familisti.
Cerchiamo l'altra metà.
Non importa se per dirgli di calare la pasta, oppure per parlare d'amore. O del mare di ieri.

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

16 maggio 2003
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia