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La Cap Anamur è attraccata!

La nave tedesca con a bordo 37 profughi sudanesi, è stata autorizzata ad attraccare a Porto Empedocle (AG)

12 luglio 2004

E' arrivata stamane, finalmente, l'autorizzazione che permette alla nave umanitaria tedesca Cap Anamur d'attraccare a Porto Empedocle. Sulla banchina, un pullman che dovrà trasferire i 37 profughi sudanesi in un centro di accoglienza, in attesa della definizione del loro status giuridico legato alla richiesta di asilo presentata alle autorità tedesche.

Già ieri la Cap Anamur, aveva ottenuto dalle autorità italiane l'autorizzazione a far rotta verso Porto Empedocle e ad attraccare. Mentre stava facendo manovra per entrare nello scalo però, la Cap Anamur è stata bloccata davanti all'ingresso del porto di Porto Empedocle da due motovedette della Guardia Costiera.
La speranza ieri, si era fermata ad un miglio dalla terra ferma, dopo che a bordo era salito il pilota, Renzo Cammilleri, per l'operazione di attracco e ormeggio alla banchina.
Un attimo prima che incominciassero le attese operazioni d'attracco le autorità marittime - come  ha riferito lo stesso Cammilleri - gli hanno chiesto di aspettare un nuovo ordine.
In base alle leggi internazionali, infatti, è necessaria una preventiva ispezione sanitaria a bordo per accertare lo stato di salute dei profughi e dell'equipaggio.

"Non risulta un'autorizzazione formale da parte del Viminale ma, visto che non c'è stato alcun impedimento all'operazione, di fatto è stata autorizzata". Queste le parole di Christofer Hein, direttore del Cir (Consiglio italiano per i rifugiati) che ha seguito dal primo momento la vicenda dei 37 sudanesi.
Christofer Hein ha inoltre comunicato che i profughi hanno presentato, attraverso il comandante, domanda di asilo politico alle autorità tedesche. Appena a terra, dovrebbero consegnare le richieste al rappresentante del Cir che le inoltrerà in Germania e all'Unhcr, l'Alto commissariato dell'Onu per i rifugiati, e per conoscenza al governo italiano.

Sulla vicenda, rende noto il Viminale, "restano fermi i lati oscuri circa la condotta della nave e del comandante, che saranno oggetto, d'intesa con l'autorità giudiziaria, di rigorose verifiche investigative". Nel frattempo proseguano "i contatti, a livello diplomatico e attraverso i canali di polizia, con le autorità tedesche, per verificare gli aspetti legati alla posizione del comandante e per i seguiti delle richieste di asilo che sarebbero state presentate alla Germania".
Ma Berlino si chiama fuori: "L'Italia è responsabile di tutte le questioni relative al diritto di immigrazione e al diritto d'asilo", ha dichiarato in una conferenza stampa il portavoce del ministero dell'Interno tedesco, Rainer Lingenthal, secondo il quale "non è necessario" alcun contatto tra Roma e Berlino.

La delibera del "parziale attracco" di ieri è stata rilasciata dopo il disperato appello lanciato nella mattinata di ieri dal comandante della nave, Stefan Schmitd.
"Non ho più la nave sotto controllo, dateci il permesso di approdare", aveva comunicato alla Guardia costiera. La tensione a bordo, infatti, era salita a dismisura e alcuni profughi avevano tentato di gettarsi in mare.

Stamane, infine, lo sblocco e l'autorizzazione definitiva. Giunti a terra i 37 naufraghi sudanesi saranno trasferiti nel centro di accoglienza di Agrigento in attesa che venga definito il loro status. Il comandante (che rischia l'arresto con l'accusa è favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, ndr) e l'equipaggio della Cap Anamur saranno invece ascoltati dalla Polizia di frontiera.

Ad attendereli sulla banchina di Porto Empedocle il questore di Agrigento, alcuni rappresentati dei DS, e i volontari di Emergency e Medici Senza Frontiere, che sono stati accanto all'equipaggio della Cap Anamur e ai 37 profughi fin dall'inizio. Sulla terra ferma provvederanno a loro le autorità sanitarie locali.

Laura Boldrini, portavoce dell'Alto commissariato Onu per i rifugiati politici (Unhcr), a Porto Empedocle per seguire gli sviluppi della vicenda della Cap Anamur, alla notizia dell'autorizzazione ha espresso soddisfazione per la decisione del governo italiano di fare sbarcare i profughi dalla nave.


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12 luglio 2004
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