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La Sicilia rilancia la Carta di Treviso

Convegno a Marsala sul valore delle norme deontologiche dei giornalisti a tutela dei minori

06 ottobre 2010

Nasceva venti anni fa la Carta di Treviso. Il valore della prima carta deontologica dei giornalisti italiani, a tutela dei minori, è stato rivisitato in un convegno a Marsala. Ne hanno discusso con Tiziano Toffolo, presidente dell'associazione che ha dato vita alla carta, giornalisti, dirigenti delle forze di polizia e don Fortunato Di Noto, il sacerdote di Avola che con un gruppo di volontari è impegnato a contrastare la pedofilia nella rete.
"La carta di Treviso - ha detto Toffolo che ne è stato uno dei padri fondatori - è diventato uno strumento indispensabile per un'informazione corretta. Essa riprende alcuni principi sanciti dai documenti dell'Onu ed è stata pensata per un ordinato sviluppo della personalità dei bambini. In questi anni è servita anche a sensibilizzare l'attenzione dei giornalisti per i diritti dell'infanzia".
Il bilancio di questi venti anni è dunque positivo ma, secondo alcuni, è necessario che i suoi principi vengano costantemente conciliati con la libertà di informazione. Da qui l'esigenza di accrescere nei giornalisti il grado di consapevolezza deontologica nell'applicazione quotidiana della carta di Treviso.
Su un altro fronte di tutela dell'infanzia si pone l'attività del gruppo di "Meter" coordinato da don Di Noto che ha presentato un video di testimonianze sulle sconvolgenti scoperte delle violenze e delle tragedie della pedofilia attraverso internet.
A sostegno di quest'opera di vigilanza è stato presentato il progetto "Mare diVino" promosso da un gruppo di produttori enologici di Marsala. All'incontro hanno partecipato rappresentanze delle scuole superiori della città. Toffolo ha poi annunciato un'intesa con l'associazione Mario Francese, uno dei cronisti siciliani uccisi dalla mafia, per promuovere l'attuazione della più nota carta deontologica dei giornalisti. [La Siciliaweb.it]

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06 ottobre 2010
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