Le associazioni antiracket catanesi raccolgono e vendono genuine arance ''pizzo-free''
Ha fruttato finora 1.718 euro la vendita a Catania delle arance 'pizzo-free' raccolte l'altro ieri da un gruppo di volontari nell'agrumeto di un imprenditore di Palagonia, che tre anni fa denunciò i suoi estorsori e che si è rivolto all'Associazione antiracket e antiusura etnea perchè nessuno vuole più raccogliere o comperare i suoi agrumi.
La raccolta è stata fatta dai volontari dell'associazione e da quelli di Addiopizzo Catania, Cope, Libera, che davanti al tribunale hanno poi venduto gli agrumi al prezzo simbolico di un euro al chilo e hanno consegnato il ricavato all'imprenditore.
La vendita delle arance 'pizzo-free' è proseguita anche stamane davanti alla facoltà di Economia e commercio di corso Italia.
"Grazie al nostro aiuto, l'imprenditore agricolo di Palagonia ha evitato il fallimento: è ancora proprietario del suo terreno, che potrà vendere, per ricominciare daccapo. Della vicenda si interesserà il neo commissario antiracket Giosuè Marino, per fare in modo che riceva un sostegno economico da parte dello Stato". Ha detto Gabriella Guerini, presidente dell'associazione antiracket e antiusura etnea. "Siamo molto contenti per come è andata la raccolta delle arance, i volontari hanno lavorato con amore e passione e raccolto cinquanta quintali di agrumi".
Guerini ha detto che l'associazione continuerà la vendita delle arance 'pizzo-free' aggiungendo di aver ricevuto numerose richieste da parte di scuole di Catania, e una dalla Sardegna.
Fonte: La Sicilia