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Marta Marzotto condannata per aver fatto stampare, illecitamente, 700 serigrafie di Renato Guttuso

22 marzo 2006

Fu un amore appassionato e scandaloso quello fra il pittore bagherese Renato Guttuso e l'allora splendida Marta Marzotto, contessa ex mondina e modella. Un'amore consumato nella Roma della fine dei ''meravigliosi anni Sessanta'', nella leggendaria via Margutta, la strada dei pittori.
Proprio in quegli anni per Guttuso cominciò, per così dire, il suo ''periodo intimo'', e nelle sue tele sempre più spesso venne raffigurata l'immagine sensuale della sua musa Marta.
Una relazione come abbiamo già detto appassionante e scandalosa, nonché carica di contraddizioni e livori, il pittore siciliano, infatti, che nei decenni acquisì sempre una maggiore notorietà, alla fine della sua vita non lasciò nessuna eredità alla Marzotto, che tentò in diversi modi di accaparrarsela., Almeno qualcuno così disse e dice.

Ancora oggi per Marta Marzotto elementi di quell'antico rapporto le stanno creando non pochi problemi, nei giorni scorsi, infatti, la contessa stilista è stata condannata dal tribunale di Varese (dove l'artista ebbe un suo atelier) a 8 mesi di carcere, con pena sospesa, e al pagamento di 800 euro di multa, nell'ambito della saga sull'eredità di Renato Guttuso. La contessa aveva fatto realizzare, senza autorizzazione, centinaia di serigrafie di opere del pittore.

Nel 2000 Marta Marzotto aveva fatto riprodurre dallo stampatore Paolo Paoli - anch'egli condannato - 700 serigrafie di opere dell'artista, senza averne titolo. Sul retro dei quadri aveva anche allegato una lettera del maestro siciliano che la Cassazione aveva dichiarato illegittima.
L'accusa aveva chiesto per entrambi gli imputati una condanna di 6 mesi, mentre gli avvocati della difesa avevano chiesto la piena assoluzione.
La stilista, assente al processo, ha dato giustificazione del suo comportamento in una lettera inviata al Tribunale: ''I disegni sarebbero stati usati come regali di Natale ai miei amici. Non potevano essere venduti''.
''Non c'è stato dolo, quei disegni mai avrebbero potuto essere scambiati per copie autentiche'', ha dichiarato Jean Jacques Prati, legale della Marzotto.
Ma il giudice monocratico Orazio Muscato ha deciso per entrambi di rincarare la dose: 8 mesi alla contessa e allo stampatore per violazione di una legge del 1999 che tutela la trasparenza del mercato dell'arte.

Al figlio adottivo di Guttuso, Fabio Carapezza Guttuso, unico erede legittimo, non è stato riconosciuta la provvisionale di 350 mila euro, rinviata a una successiva richiesta di risarcimento danni.

[Foto tratta dal sito www.guttuso.com: ''Nudo sdraiato con calze nere'', 1980]

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22 marzo 2006
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