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Nuovo eccellente primato per l'Ismet di Palermo: eseguito il primo trapianto di polmoni a sieropositivo

26 maggio 2007

All'Istituto mediterraneo per i trapianti e terapie ad alta specializzazione di Palermo (ISMETT) è stato eseguito per la prima volta un trapianto di polmoni in un paziente sieropositivo. Si tratta del primo intervento di questo tipo realizzato al mondo. Fino ad oggi, infatti, in Italia e nel resto del mondo erano stati eseguiti in pazienti sieropositivi trapianti di fegato, rene e rene-pancreas.
Questo programma di trapianto ritenuto ancora sperimentale, è stato avviato nel Paese nel 2002 dal Centro nazionale trapianti e dalla Commissione nazionale Aids. ''Si tratta - ha spiegato Alessandro Nanni Costa, direttore del Centro nazionale trapianti - di un evento importante per il progresso del mondo dei trapianti. Un evento che avviene all'interno di un progetto nazionale portato avanti in un questi anni dalla Commissione Nazionale Aids e dal Cnt. Un programma che cresce, il trapianto eseguito all'Ismett fa parte di questa crescita''.

Ad essere sottoposto al delicatissimo intervento un paziente adulto affetto da insufficienza respiratoria terminale e infezione da Hiv. Il paziente era stato valutato dall'equipe multidisciplinare dell'Ismett lo scorso anno. Le indagini effettuate avevano confermato sia l'indicazione al trapianto polmonare che il rispetto dei criteri di inserimento in lista previsti dal programma sperimentale di trapianto di fegato, rene e rene-pancreas in soggetti con infezione da Hiv. Per il paziente, il trapianto di polmoni rappresentava la sola possibilità, le sue funzioni respiratorie erano infatti gravemente compromesse e la sua aspettativa di vita era molto breve.
Ad autorizzare l'Ismett a eseguire il delicato intervento, il Comitato etico della struttura ed una successiva autorizzazione del Centro nazionale trapianti. L'intervento è stato eseguito dall'equipe guidata da Bruno Gridelli, direttore medico-scientifico di Ismett. In sala operatoria anche Alessandro Bertani, Giuseppe D'Ancona ed Antonio Arcadipane.

Il paziente è adesso ricoverato presso il reparto di terapia intensiva dell'Istituto Mediterraneo: il decorso post operatorio è buono. Verrà seguito da Patrizio Vitulo, pneumologo dell'Ismett per quanto concerne il follow-up del paziente trapiantato di polmone, nel rispetto di quanto previsto dai protocolli per il trattamento di pazienti con infezione da Hiv.
Le esperienze di trapianto di fegato e di trapianto di rene condotte all'estero e in Italia su soggetti con infezione da Hiv, evidenziano un tasso di sopravvivenza sostanzialmente sovrapponibile a quello dei soggetti senza infezione da Hiv. ''L'intervento di trapianto bipolmonare non ha presentato particolari problemi ed il decorso post-operatorio è eccellente'', ha sottolineato Bruno Gridelli che ha aggiunto: ''Il primo trapianto di polmone in un paziente Hiv conferma l'eccellente livello che la trapiantologia ha raggiunto nel nostro Paese grazie al lavoro in comune di tanti professionisti della salute''.

A coordinare la gestione della terapia antiretrovirale - che considerato l'eccellente recupero post-operatorio è già stata ripresa - e le eventuali problematiche infettivologiche sarà il Paolo Grossi, considerato uno dei massimi esperti nel settore delle malattie infettive. E' professore ordinario di Malattie infettive presso l'Università degli Studi dell'Insubria, coordinatore delle attività infettivologiche presso l'Ismett e membro della Consulta Nazionale per i Trapianti in qualità di esperto della sicurezza infettivologica nei trapianti. ''La possibilità di trapiantare anche pazienti sieropositivi - ha affermato Paolo Grossi - deriva da una nuova classe di farmaci estremamente efficaci per il trattamento dell'infezione dell'Hiv. Negli ultimi dieci anni, infatti, abbiamo assistito ad un netto miglioramento della sopravvivenza a lungo termine che ha permesso di considerare alcuni di questi pazienti candidabili al trapianto d'organo''.
In Italia dall'avvio del programma di trapianto su pazienti sieropositivi sono stati eseguiti 48 trapianti di fegato, 2 trapianti di rene-pancreas e un trapianto di rene.

Fonte: La Sicilia

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26 maggio 2007
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