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Per la prima volta al mondo, scienziati belgi hanno clonato embrioni umani da cellule ovariche immature

La scoperta potrebbe superare gli ostacoli posti nelle ricerche sulle cellule staminali embrionali

02 luglio 2005

Scienziati belgi dell'Ospedale universitario di Gand hanno annunciato, durante un convegno tenutosi a Copenaghen la scorsa settimana, di aver clonato in laboratorio per la prima volta al mondo embrioni umani partendo da cellule ovariche immature. La scoperta potrebbe superare gli ostacoli posti nelle ricerche sulle cellule staminali.

Una sorgente alternativa. Finora per produrre embrioni umani clonati si utilizzavano cellule ovariche mature. Gli scienziati belgi, invece, hanno dimostrato che anche le cellule ovariche immature, che non sono adatte per essere impiegate nelle tecniche di fecondazione artificiale, possono crescere in laboratorio e usate per creare embrioni da cui ricavare cellule staminali. ''Abbiamo creato una sorgente alternativa di cellule uovo adatte per la clonazione'', ha spiegato la ricercatrice Josiane Van der Elst al convegno della Società europea di embriologia e riproduzione umana.

Facile reperibilità. Nello scorso maggio scienziati sudcoreani dell'Università di Seul avevano annunciato che avevano creato linee di cellule staminali embrionali ''su misura'', prelevate da embrioni clonati a partire da cellule adulte a loro volta prelevate da pazienti colpiti da diabete giovanile, lesioni del midollo spinale e immunodeficienza. Le linee cellulari erano state ottenute trasferendo il materiale genetico prelevato dalla cellula adulta non riproduttiva di un paziente all'interno di ovociti prelevati da donatrici volontarie e privati del loro nucleo. Secondo Van der Elst e il suo collega Bjorn Heindryckx, circa il 10-15% di uova ottenute durante i trattamenti di fecondazione sono troppo immature per essere utilizzate. ''La reperibilità di ovociti umani è proprio il principale ostacolo nelle ricerche per la clonazione terapeutica. La nostra scoperta consente di fare il miglior utilizzo di materiale biologico più facilmente reperibile''.

Cura dell'infertilità. Gli scienziati belgi hanno reso noto che i loro embrioni clonati sono cresciuti fino a 8-16 cellule, uno stadio troppo precoce per poter ricavare cellule staminali embrionali. Ora proseguiranno le ricerche sugli embrioni clonati fino alla stadio di blastocisti, adatto per ottenere le staminali. Van der Elst ed Heindryckx riconoscono di avere ancora molta strada da percorrere, ma il loro obiettivo finale è sviluppare tecniche per la cura dell'infertilità. ''Vogliamo usare la clonazione terapeutica umana per l'infertilità creando cellule uovo e sperma artificiale per pazienti infertili a causa di assenza o prematura perdita di uova o sperma'', ha spiegato Heindryckx.

Fonte: Corriere.it

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02 luglio 2005
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