Per tenere a bada il grande Etna adesso c'è Robovolc
Parte la prima campagna di prove del robot progettato per l'esplorazione dei vulcani
Il progetto ''ROBOVOLC: A Robot for Volcano Exploration'' finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del V Programma Quadro (IST-1999-10762), ha realizzato un sistema robotico per la misura di parametri fisici e chimici nell’ambiente vulcanico. Obiettivo principale del robot è quello di minimizzare il rischio per i vulcanologi impegnati in attività di ricerca e sorveglianza, in prossimità di bocche vulcaniche, durante le eruzioni. L'aspetto innovativo è dato dalla possibilità di effettuare misure durante le eruzioni vulcaniche, attraverso lo sviluppo di un robot mobile per l'esplorazione di uno degli ambienti più ostili presenti sulla superficie terrestre. Tra l'altro l'osservazione e la misura delle variabili relative all'attività vulcanica sono d'interesse maggiore proprio immediatamente prima o durante le fasi parossistiche delle eruzioni che, sfortunatamente, sono anche quelle di maggior rischio per gli esseri umani.
Il progetto, coordinato dal professor Giovanni Muscato del Dipartimento Elettrico Elettronico e Sistemistico dell'Università degli Studi di Catania, ha visto impegnati partner di eccezionale importanza come la Sezione di Catania dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Italia), l’Institut de Phisique du Globe de Paris (Francia), la University of Leeds (U.K.), la Bae Systems (U.K.) e la Robosoft (France).
Alla presentazione di domani parteciperanno Mauro Coltelli, dell'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Catania; Giovanni Muscato, dell'Università di Catania; Salvatore Caffo, vulcanologo del Parco dell'Etna; Concetto Bellia, presidente del Parco e Alessandro Bonaccorso, direttore della sezione catanese dell'INGV.
Seguirà la dimostrazione del funzionamento di ''Robovolc'' nell'area della montagnola, Etna sud.