Premio Città di Catania Cardinale G.B. Dusmet a Don Mauro Inzoli e a Giannina Tudisco
Oggi, 14 dicembre 2006, nella sala Bellini di palazzo degli Elefanti, si è tenuto, nell'ambito dell'evento ''La stella della Solidarietà'', la consegna del premio intitolato a Giuseppe Benedetto Dusmet, istituito quest'anno dall'assessorato alle Politiche Sociali e dall'assessorato alla Promozione Sociale del comune di Catania con l'Alto Patrocinio della Presidenza della Repubblica.
Presenti alla cerimonia il sindaco di Catania Umberto Scapagnini, il presidente della Regione Salvatore Cuffaro, il presidente della Provincia Regionale di Catania Raffale Lombardo, l'arcivescovo metropolita Monsignor Salvatore Gristina, il prefetto Annamaria Cancellieri, gli assessori comunali alle Politiche Sociali Giuseppe Zappalà ed alla Promozione Sociale Stefania Gulino, i rappresentanti delle Forze dell'Ordine.
Sulla base di una valutazione e con il consenso unanime da parte degli amministratori, il Premio è stato assegnato a Don Mauro Inzoli, presidente della Fondazione nazionale ''Banco Alimentare'' e alla signora Giannina Tudisco, un'eccezionale signora della veneranda età di 101 anni che ha dedicato gran parte della sua vita al servizio del prossimo; una donna, che dopo anni di intensa attività, nelle prime file del movimento Giovanile di Azione Cattolica e nella promozione delle iniziative dell'Università Cattolica, a Milano e a Roma, ha deciso, rientrando, nel 1971, nella sua Citta di origine, Catania, di dare assistenza ai detenuti del carcere di piazza Lanza e alle loro famiglie. La Città di Catania ha voluto dedicare al vescovo Dusmet, l'abate benedettino, il premio della Solidarietà per non dimenticare mai la sua laboriosa e intensa attività pastorale ed aver avviato iniziative caritativo-assistenziali a favore dei poveri e bisognosi.
Personaggio di grande spessore spirituale e pastorale Giuseppe Benedetto Dusmet è stato proclamato Beato da Giovanni Paolo II il 25 settembre del 1988.
La cerimonia di consegna del Premio è stata condotta dalla giornalista televisiva Flaminia Belfiore.