Ricordate la favola della formica e della cicala?
Mentre la formica lavorava la cicala beatamente se la cantava, ma con questo caldo…
A rilevarlo sono gli esperti dell'Istituto di Biometeorologia (Ibimet) del Cnr di Firenze, secondo cui anche le cicale risentono, come altri animali, dei cambiamenti climatici in atto nel Pianeta. ''E' chiaro - precisa Giampiero Maracchi, direttore dell'Ibimet-Cnr - che non si tratta di una prova scientifica: il clima si studia soprattutto attraverso i satelliti e i calcoli matematici, ma non bisogna neppure trascurare le indicazioni che ci vengono dalla natura''.
Che effettivamente proprio in questi giorni evidenzia una netta diminuzione del canto che i maschi delle cicale utilizzano come richiamo amoroso. Questa riduzione, secondo Maracchi, ''potrebbe trovare un'ulteriore spiegazione nel fatto che il loro ciclo è cominciato molto presto, addirittura a fine maggio, e quindi ci troveremmo di fronte alla conclusione fisiologica delle loro tre attività tipiche: cantare, amare e morire. Inoltre - conclude - proprio in questi giorni stiamo assistendo a variazioni climatiche di rilievo, con l' arrivo di piogge intense anche al Centro della nostra penisola, che insetti e animali avvertono tradizionalmente con largo anticipo''.
Fonte: Ansa