Riorganizzare e potenziare i Beni culturali siciliani: tutte le proposte di "Articolo 9"
Bandi esterni, concorsi, valorizzazione sono solo alcune delle proposte dell'Associazione siciliana
- Un bando internazionale aperto anche alle professionalità e competenze esterne all'Amministrazione regionale dei Bb.Cc per la direzione dei parchi archeologici e dei musei regionali;
- l'avvio della procedura per un grande concorso regionale che possa riorganizzare e incrementare i ruoli dei beni culturali sopperendo alla grave carenza di dirigenti con professionalità specifiche (archeologi, storici dell'arte, bibliotecari, restauratori ecc.); l'approvazione di una nuova disciplina per devolvere ai comuni, alle associazioni e alle imprese culturali la gestione di quei siti regionali "minori" non sufficientemente valorizzati o tenuti chiusi;
- il rilancio del ruolo del Consiglio regionale dei Beni Culturali; la nascita di una rete dei teatri antichi di Sicilia, che metta insieme e valorizzi i festival e gli artisti;
- il riconoscimento e la valorizzazione della professionalità dei funzionari dei beni culturali;
- il riconoscimento attraverso un Albo di quei professionisti che hanno svolto la loro attività e maturato la loro esperienza, a qualsiasi titolo, nell'ambito dell'Amministrazione regionale dei Beni Culturali.
Sono alcune delle proposte avanzate da "Articolo 9" nel corso dell'incontro intitolato "Pensare Cultura! Prospettive, idee e proposte per la Sicilia" che si è svolto sabato scorso, al Museo Archeologico Griffo, nel Parco Archeologico della Valle dei Templi, ad Agrigento.
"Riteniamo che la Cultura possa e debba essere il principale biglietto da visita della Sicilia e diventi un attrattore anche economico per la crescita dei territori - sottolineano da Articolo 9 - ma perché questo sia possibile e il binomio "Sicilia-bellezza" si riempia di contenuti operativi, occorre una strategia di lungo periodo che valorizzi i luoghi, le professioni della cultura, le competenze e le idee. Il nostro intento è di offrire una prospettiva per una narrazione nuova della Sicilia ed è per questo che abbiamo voluto avviare questa riflessione, auspicando che possa trovare nelle amministrazioni interlocutori sensibili e pronti ad ascoltare il nostro contributo di idee".
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