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Sergio Ruffino gira a Palermo un corto horror con Officina Arte-Cinema

... una piccola società, nata da poco più di tre mesi, che ha già ''sfornato'' diversi cortometraggi

02 dicembre 2002
Si intitola "DELIVERINE", poco più di 10 minuti di durata, il cortometraggio girato a Palermo tra novembre e dicembre, un film a metà tra l'horror ed il trash.

L'opera è la quinta produzione della Officina Arte-Cinema e la quarantasettesima del giovanissimo regista palermitano SERGIO RUFFINO, (appena ventiduenne) che è anche presidente della stessa associazione culturale, fondata con altri suoi collaboratori.

Questa piccola società, nata da poco più di tre mesi, ha già "sfornato" diversi cortometraggi, alcuni dei quali vincitori in festival e concorsi ("Il giorno dopo") e si sta occupando dell'ultimazione del film-lungometraggio IL RESTO DI ME, opera che narra di un Leopardi in corsa romantico ed inquieto, ed ambientata in varie cittadine della Sicilia.

L'obiettivo principale del giovane Ruffino e del suo collettivo è però quello di aprire l'omonimo centro-laboratorio di produzione e manifestazione d'arte e cultura a 360 gradi, la prima vera realtà culturale produttiva in Sicilia: scopo del centro è quello di sperimentare e portare a realizzazione qualunque progetto artistico (dal cinema al teatro, dalla pittura alla fotografia, dalla scrittura alla musica...) cercando di diventare il punto d'incontro e di confronto (e di ritrovo) degli artisti locali.

Per questo motivo SERGIO RUFFINO e i suoi soci stanno cercando di  ottenere in comodato di uso dei locali adeguati agli obiettivi che intendono persegui- re.Frattanto non arrestano la loro <>: dopo gli ultimi corti  IL SOLITO, CINQUE ed il lungo UN GIORNO IN MACCHINA, ecco che si preparano alla loro quinta realizzazione, stavolta un film d'orrore.

"Il corto è ambientato all'interno di un ex manicomio criminale" spiega Ruffino,regista anche di quest'opera " e per questo motivo sono state scelte come locations le fredde celle dell'ex carcere delle  benedettine in via Mongitore, trasformato adesso in centro sociale. Il film sarà tutto basato sull'incontro-scontro di immagini di calma apparente e flash improvvisi di millesimi di secondo sui quali scorre una musica che dovrà creare il maggior effetto di alta tensione, quella che darà la suspence-base del corto".

Anche per questo film è stato scelto il bianco e nero,tipico della produzione di Ruffino. Nella troùpe anche il  direttore di fotografia Massimo Proietti-Sette e lo scenografo Calogero Magliocco, mentre l'interprete principale (o meglio, l'unico protagonista indiscusso) sarà Benni Cassarà,già protagonista del film "Bersaglio nella memoria".

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02 dicembre 2002
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