Si conclude domani a Marzamemi (SR) il Festival Internazionale del Cinema di Frontiera
Per una settimana Pachino (SR) diventa capitale del cinema sul ciglio dei confini
Il programma 2003, presentato da Nello Correale, ideatore e direttore artistico della manifestazione, ha puntato lo sguardo in modo deciso verso le cinematografie e i paesi che si affacciano sul Mediterraneo, presentando oltre al concorso internazionale, rassegne accompagnate dagli autori che sono stati premiati da personalità che faranno parte di un Comitato Artistico di grande valore. Come gli altri anni un autore importante del cinema italiano (regista, produttore, sceneggiatore ecc.) è stato scelto come testimone del Festival e del tema che lo rappresenta: la frontiera, quest'anno il regista e sceneggiatore Enzo Monteleone.
Confermato anche l'impegno dall'allacciare rapporti con festival, cineteche ed organizzazioni di altri paesi, come, per esempio, con il Nord Europa e il festival finlandese di Aki e Mika Kaurismaki.
Gli ospiti di quest’anno sono stati i produttori Mauro Berardi e Gianfranco Piccioli, il distributore e produttore Amedeo Pagani, Enrico Ghezzi, Luca Zingaretti, Donatella Finocchiaro, Tiziana Lodato, Lucia Sardo, Enzo Monteleone, Cecilia Zanuso, Eleonora Giorgi, Fabio Ferzetti, Carlo Luglio.
Sei film proiettati all'aperto, nella piazzetta della vecchia tonnara di Marzamemi. Vari i paesi di provenienza: Tagikistan, Romania e Francia, Iran, Mauritania. Una giuria composta da Amedeo Pagani, Eleonora Giorgi, Enzo Monteleone, Fabio Ferzetti premierà il miglior film. I titoli quest’anno in gara sono: "L'Angelo della spalla destra" di Djamshed Usmonov (Tagikistan), "Rachida" di Yamir Bachir (Algeria), "Capo Nord" di Carlo Luglio (Italia), "Ricchezza nazionale" di Radu Mihaileanu (Romania/Francia), "Baran" di Madj Maijd (Iran) e "Aspettando la felicità" di A. Sissako (Mauritania).
L'invito a Mauro Berardi e Gianfranco Piccioli, a partecipare al Festival di Pachino è stato un omaggio al cinema italiano che è andato crescendo qualitativamente negli anni, con le loro produzioni o aiutato a far nascere, ma anche un ritratto del produttore indipendente oggi. Il festival presenterà 12 film del loro catalogo e li omaggerà con un premio come nella passata edizione ha fatto per Amedeo Pagani.
Tra i titoli dell'omaggio a Berardi e Piccioli saranno proiettati: "Lettere dalla Palestina", "Carlo Giuliani, ragazzo" di Cristina Comencini (2002), "Sem terra" di Pasquale Scimeca (2002), "Non ci resta che piangere" di Massimo Troisi e Roberto Benigni (1984), "Il caso Moro" di Giuseppe Ferrara (1986), "Chiaro di Donna" Costa Gravas (1979), "Casotto" di Sergio Citti, "Ormai è fatta" di Enzo Monteleone.
Come ulteriore piccolo omaggio al produttore Amedeo Pagani saranno proiettati "Il matrimonio tardivo" e in anteprima nazionale la pellicola argentina "Tutte le hostess vanno in cielo" di Daniel Burman.