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Si sente direttamente in testa il nuovo cellulare della casa giapponese Tu-Ka

Il Ts41 ha un dispositivo innovativo in grado di convertire la voce e il suono in vibrazioni

23 marzo 2004
Un dispositivo capace di convertire la voce e il suono in vibrazioni è alla base del nuovo cellulare Ts41 della casa giapponese Tu-Ka, terza azienda operatrice del settore in Giappone. Le vibrazioni emesse dal cellulare infatti, non arrivano direttamente all'orecchio ma passano attraverso le ossa del cranio e del viso che fanno da conduttori, per arrivare in un secondo tempo alla parte interna del canale uditivo. Il vantaggio offerto da questa tecnologia innovativa consiste nel non dovere mettere obbligatoriamente il cellulare vicino all'orecchio per ascoltarlo. «Basterà avvicinare il telefonino al volto e si potrà rispondere attraverso un mini speaker» ha precisato Mai Takeuchi, addetta stampa della Tu-Ka. Inoltre si potrà tranquillamente avere una conversazione telefonica appoggiando l'apparecchio sulla guancia.

Il cellulare è già in vendita a Tokyo, Nagoya e Osaka. «Abbiamo inventato questo prodotto per comunicare anche dai luoghi rumorosi della città o nelle zone trafficate» ha concluso Takeuchi. Il fatto di poter fare leva su un sistema di amplificazione corporea, offre al neonato modello della casa nipponica un vantaggio indubbio: quello cioè di permettere una ricezione pressoché perfetta delle voci anche qualora ci si trovasse in un ambiente rumoroso. Il Ts41 è il primo cellulare che sfrutta questa tecnologia ad arrivare sul mercato anche se è doveroso ricordare che non si tratta di una novità assoluta. Nel 2000 infatti, nei laboratori del colosso giapponese Ntt Docomo (principale fornitore  di telefonia cellulare in Giappone e al mondo) fu creato un prototipo chiamato "Finger Whisper". Il dispositivo è costituito da una fascetta da polso collegata a un microcomputer e a uno speciale congegno in grado - come nel caso del Ts41 - di convertire l'audio in vibrazioni.

Il suo funzionamento risulta però, più macchinoso. Per rispondere alla chiamata infatti, il possessore del dispositivo deve appoggiare il proprio dito all'orecchio. In tal modo, la voce può vibrare dal polso fino alla mano, poi al dito e giungere infine al canale uditivo. Con questa posizione del braccio e della mano, la possibilità di parlare sarà garantita dal microfono incorporato nello stesso polsino "wearable". Altre aziende del Sol Levante si sono mostrate interessate a  questa tecnologia innovativa. Tra queste la Toshiba che ha preparato un cuscino che permette di ascoltare comodamente dal divano di casa l'audio del televisore o dello stereo senza disturbare gli altri. «Questo cuscino trasmette l'audio direttamente dal set TV o dallo stereo alla testa, ad uso privato e secondo le proprie esigenze» ha confermato Takenaka, della Toshiba di Tokyo. Il cuscino si chiama infatti "private sound pillow" (il cuscino audio personale), un altro gadget dell'ingegneria personalizzata che la Toshiba studia anche per aiutare i portatori di handicap.

La tecnologia viene incontro anche ai bugiardi, mettendoli al riparo da scocciatori, mogli gelose o capufficio un pò troppo esigenti. In che modo? Con una telefonata ad effetti speciali che crea un temporale in un giorno di sole, un ingorgo stradale in una via deserta e scorrevole, un altro telefono che squilla incessantemente quando in realtà nessuno vi sta cercando. Il tutto grazie a un software per cellulari creato da un'azienda rumena perfettamente in grado di simulare i rumori di fondo. Il meccanismo di funzionamento è molto semplice, un pò come utilizzare suonerie diverse per ogni persona che ci chiama. L'utente può organizzarsi la rubrica associando una scena di fondo per ogni numero scomodo. Così i fidanzati o i mariti ne avranno un'altra dalla loro parte per tenere a bada le compagne gelose che li chiamano per controllarli. Potranno inventarle che sono in ritardo perchè vi trovano in mezzo al traffico e lei non potrà che credervi sentendo strombazzamenti di clacson e rumori di macchine in sottofondo.

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23 marzo 2004
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