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Storia di Marie e Julien

Jacques Rivette, maestro della nouvelle vague francese, ci offre quella che sembrerebbe una normale storia d'amore che invece...

27 agosto 2004






Noi vi segnaliamo...
STORIA DI MARIE E JULIEN
di Jacques Rivette

Maturo orologiaio incontra giovane bella e vulnerabile per amore folle e soprattutto eterno. Potrebbe essere l'annuncio di questa intensa e totalizzante storia d'amore, trasportata dal 'maestro' Rivette in una 'casa' dove i sogni e la realtà si confondono, dove non esistono più né vita né morte. Julien è un uomo stanco, che nella vita ha sbagliato troppe cose. Marie ha bisogno di trovare un uomo che la aiuti a risolvere un problema personale. Sembrerebbe una normalissima storia d'amore, se Marie non fosse un fantasma!

Distribuzione Mikado
Durata 90'
Regia Jacques Rivette
Con Emmanuelle Béart, Jerzy Radziwilowicz
Genere Commedia

Trama
Julien (Jerzy Radziwilowicz), un orologiaio di 40 anni, sogna Marie (Emmanuelle Beart), una donna conosciuta appena qualche giorno prima. Appena la incontra la invita a cena. In breve tra i due nasce una tormentata relazione sentimentale. La storia d'amore, ogni giorno più intensa, non può conoscere segreti. Marie vuole sapere tutto del cinico e ombroso Julien. Anche l'identità di una misteriosa Madame X (Anne Brochet), una donna che il suo compagno ricatta per un traffico illecito di stoffe. Viceversa, Julien vuole spiegarsi alcune stranezze del comportamento di Marie. La relazione tra i due diventa un meccanismo claustrofobico simile in tutto a quello dei grandi orologi che Julien ripara nella sua vasta casa-laboratorio. Tic tac... tic tac... In ogni stanza una pendola o un orologio da parete sembra scandire l'attesa di un mistero che, inesorabile, deve essere svelato. Marie incontra la sorella di Madame X e in lei sembra comprendere qualcosa sul proprio destino. Julien decide di compiere alcune ricerche sul passato della donna con cui, oramai, divide l'abitazione. Un vecchio appartamento in cui la ragazza ha vissuto è stranamente arredato: un mappamondo, una tenda a coprire le finestre, una scala, un gancio sul soffitto e una corda con nodo a corsoio. Ancora una volta quel tic tac... tic tac... Il portiere dice di aver ritrovato al suo interno il corpo di una giovane donna suicida e di aver sentito proprio quel rumore, come se lo scorrere del tempo si fosse fatto sentire improvvisamente. Il comportamento di Marie si fa sempre più assurdo fino al giorno in cui la stanza che si è scelta nella villa di Julien viene preparata con attenzione. Un mappamondo, una tenda a coprire le finestre, una scala, un gancio, una corda con nodo a corsoio...

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27 agosto 2004
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