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Tornano alle loro case i ''piccoli messaggeri di pace'' ospiti per un mese in Sicilia

31 luglio 2006

I ''piccoli messaggeri di pace'' tornano a casa. Oggi, i 400 bambini bosniaci, che per tutto il mese di luglio, grazie come sempre all'associazione regionale di volontariato Luciano Lama presieduta dall'ennese Giuseppe Castellano, sono stati ospiti di famiglie siciliane e molisane, faranno ritorno in Bosnia Erzegovina.
I piccoli sono stati ospitati, nei comuni siciliani di Aidone (EN), Assoro (EN), Buccheri (SR), Calascibetta (EN), Casteltermini (AG), Catania, Caltavuturo (PA), Cinisi (PA), Floridia (SR), Giarre (CT), Gagliano Castelferrato (EN), Enna, Ispica (RG), Leonforte (EN), Linguaglossa (CT), Marsala (TP), Melilli (SR), Messina, Misterbianco (CT), Modica (RG), Montelepre (PA), Niscemi (CL), Palagonia (CT), Palermo, Paternò (CT), Piazza Armerina (EN), Pietraperzia (EN), Pozzallo (RG), Ragusa, Ravanusa (AG), Regalbuto (AG), Riposto (CT), San Cataldo (CL), Santa Croce di Camerina (RG), Scili (RG), Serradifalco (CL), Siracusa, Sortino (SR), Tremestieri Etneo (CT), Valguarnera (EN), Valverde (CT), Vittoria (RG) ed in quelli molisani di Campobasso, Campodipietra, Jelsi, Larino, Mirabello Sannitico, Montenero di Bisaccia, Sant'Elia a Pianisi, Santa Maria del Molise, San Martino in Pensilis.

Stamane, da Enna bassa, ''scortati'' da una delegazione dell'associazione con in testa il presidente Giuseppe Castellano, gli otto torpedoni hanno preso il via verso Ancona da dove poi in traghetto verso Spalato in Croazia, andranno ad accompagnare i piccoli nelle loro città bosniache d'origine. Soddisfatto per il bilancio di questa ventisettesima accoglienza Giuseppe Castellano. ''Anche stavolta tutto è andato secondo i programmi - afferma - i bambini sono stati molto bene sia in Sicilia che in Molise. Ma quello che è sempre più importante è che ormai da oltre 13 anni, riusciamo a fare convivere insieme, anche se per adesso, lontano dalla loro terra, bambini delle tre etnie, musulmana, croata e serba. Pian piano il seme della tolleranza, del rispetto e della convivenza pacifica, tra le nuove generazioni di quel martoriato stato dell'ex Jugoslavia ritorna a germogliare''. Ma Castellano però ricorda anche gli altri programmi dell'associazione. ''Entro l'anno di recheremo nuovamente in Bosnia Erzegovina per andare a completare il caseificio, realizzato a Vicegrad grazie al contributo economico della comunità siciliana - dice - una struttura che riuscirà a dare lavoro sia diretto che attraverso l'indotto a centinaia di famiglia di quella cittadina della repubblica serba di Bosnia. Dopodiché sempre entro il 2006 dovremmo avere risposta dal Ministero per gli affari esteri, sul finanziamento o meno di due progetti, anche se siamo molto ottimisti, per la realizzazione ed avviamento di un centro sociale e culturale e di formazione per le donne a Tomoulit in Marocco e per la ristrutturazione di orfanotrofi in Bosnia Herzegovina e la formazione del personale che opera in queste strutture''.

Fonte: ViviEnna.it

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31 luglio 2006
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