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Totò Cuffaro spopola su YouTube, e con coppola in capo minaccia di dichiarare guerra all'America

07 marzo 2007

Coppola in testa, bicchiere di vino rosso in mano e un ventaglio di espressioni degne di... lasciamo stare và. Il governatore siciliano, Totò Cuffaro, finisce su YouTube in veste d'attore, recitando la parte di... se stesso, che colloquiando con un ''compare'' racconta tutte le angherie che il governo nazionale gli sta parando davanti per non farlo ben governare.
Il video, pieno zeppo di stereotipi folkloristici di bassa lega, è preso dal programma ''Nuove opinioni'' in programmazione in una tv privata con sede ad Agrigento, ''Teleacras''.
Nella gag Cuffaro dice, in dialetto stretto: Visto che il governo Prodi non mi fa fare niente... niente ponte, niente termovalorizzatori...  ''Compà una idea mi vinni: facimmu guerra all'America'', così gli americani occupano la Sicilia e fanno loro tutto quello che ci manca e magari la Sicilia diventa una ''stidda'' della bandiera americana. E se vinciamo? Gli chiede il compare-conduttore. ''Non ci avevo pensato - risponde il governatore - se vinciamo consumiamo gli americani... Lassamu stari''.

La scenetta televisiva ha subito scatenato una caterva di polemiche, a cominciare dai Ds. Per Tonino Russo, segretario siciliano, ''Cuffaro interpreta in tv la macchietta del padrino con sorprendente naturalezza: indossa la coppola, parla in dialetto e rispolvera la chimera indipendentista del bandito Salvatore Giuliano''. E ancora: ''Pensa a come risolvere i problemi della Sicilia e non dimentica un affettuoso riferimento alla sua famiglia. Resta solo un dubbio: è una fiction o un reality?''.
''E' lo spot più cialtrone che abbia mai visto e dovrebbero vergognarsi innanzitutto i protagonisti, poi coloro che lo hanno ideato'', ha detto il deputato Orazio Licandro, capogruppo del Pdci in Commissione parlamentare antimafia. ''Un presidente di Regione che impiega tempo e mezzi per fare un volgare spot contro il governo nazionale - ha detto ancora Licandro - è ragione sufficiente per chiederne con forza le immediate dimissioni. Se ne vada, perché è un'offesa permanente ai siciliani''.

La replica del governatore 'ncuppulato è arrivata serafica e tranquilla: ''Se continuano a prendersi così sul serio, alla fine una risata cancellerà quel poco di consenso che hanno''. ''Se il più alto tra gli amletici dubbi che affliggono il segretario Ds Russo è stabilire se io abbia fatto 'fiction o reality' - aggiunge Cuffaro -, questo vuol dire che la loro proposta politica più avanti di lì non può andare''. ''Per fortuna - continua il governatore - il suo j'accuse nei miei confronti è abbastanza stringato perché magari Russo sarebbe arrivato persino a chiedere un referendum per stabilire se la mia apparizione su Teleacras sia ascrivibile alla fiction o al reality. Così facendo avrebbe commesso la seconda gaffe in pochi attimi: un referendum sulla mia persona, quella vera e reale che ogni giorno lavora con passione per il bene della Sicilia e dei siciliani, è già stato celebrato, lo scorso mese di maggio. Russo conosce bene l'esito: la rinnovata fiducia per un governo della Sicilia che cresce e che lavora e in cui i siciliani si riconoscono''.
Cuffaro ha poi concluso ironico e divertente come solo lui pensa di essere: ''Voglio comunque rassicurare tutti: la Sicilia non dichiarerà guerra agli Stati Uniti, anche se quest'ultima opzione, immagino, manderebbe in sollucchero l'amletico Tonino Russo''.

[Guarda il video su YouTube]

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07 marzo 2007
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