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Una manifestazione pacifica!

Migliaia di persone davanti a Palazzo d'Orleans per manifestare contro il MUOS di Niscemi

30 settembre 2013

Sabato scorso, con in testa uno striscione con scritto "No al Muos, No alla guerra, assediamo i palazzi del Potere" si è presentato in piazza Indipendenza a Palermo il corteo con migliaia di persone (in un numero variabile dai 500 alle 3000 persone, secondo la questura e secondo veri quotidiani, ndr) organizzato dai comitati No Muos per chiedere la sospensione dei lavori per la costruzione dell'impianto satellitare della marina militare Usa a Niscemi (Cl).
Coi manifestanti anche il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, consiglieri comunali, esponenti della giunta, il segretario di Prc Paolo Ferrero, diverse sigle sindacali. Tra i presenti anche gli assessori Agnese Ciulla e Giusto Catania. Tantissime le bandiere No Muos, e tante quelle di Rifondazione comunista e Sinistra Ecologia e Libertà. A piazza Indipendenza forze dell'ordine in tenuta antisommossa e cinque blindati a protezione del Palazzo.

I manifestanti hanno sventolato bandiere arcobaleno e quelle con scritto No Muos, urlando "Yankee go home, Americani a casa". Tanti gli slogan anche contro il governatore Rosario Crocetta, ritenuto responsabile della revoca della sospensione dell'autorizzazione al proseguimento dei lavori del Muos. E ancora: "Urla forte contro il Muos che paura non ne hai dalla Val Di Susa all'isola non ci fermeremo mai", "Stiamo arrivando, occupiamo subito". In piazza anche una delegazione di attivisti del movimento No Tav della Val Di Susa.

Nonostante l'allarme sicurezza i negozi del centro storico sono rimasti aperti, anche se per strada c'era poca gente. Da Niscemi sono arrivati cinque pullman per partecipare alla mobilitazione e dire no agli impianti.
Insomma, i timori di alcuni sono spariti quasi subito quando è stato evidente che tra i duemila  manifestanti, scesi in piazza a Palermo per protestare contro la costruzione dell'impianto USA a Niscemi (Caltanissetta), non c'era traccia di black block.

"I nostri figli non sono cavie di nessuno - dice Concetta Gualato presidente del Comitato delle mamme No Muos di Niscemi -, non possiamo aspettare altri 20 anni per capire se il Muos può essere la causa di malattie per loro. Da anni siamo già cavie degli Usa per la presenza delle 46 antenne, Niscemi è un paese malato la maggior parte delle donne ha problemi di tiroide, i nostri bambini si ammalano di leucemia e c'è un elevata percentuale di sterilità. Noi continueremo a lottare come possiamo".

"È un dovere essere contrari al Muos per motivi di salute, perché si fa violenza alla nostra terra e perché la presenza militare è incompatibile con l'Isola che è da sempre terra di pace e non violenza", ha commentato il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando. "Siamo qui a Palermo perché siamo contro la realizzazione del Muos e riteniamo vergognoso il comportamento del governo regionale e di quello nazionale di lavarsene le mani. Lo sviluppo della Sicilia non può passare attraverso la militarizzazione del territorio", ha aggiunto il segretario nazionale di Rifondazione Comunista, Paolo Ferrero. "Dobbiamo batterci affinchè la Sicilia non si trasformi in un avamposto militare. La nostra isola, in un momento di tensioni nell'area del mediterraneo, deve ritornare ad essere un ponte di dialogo per un mare Mediterraneo di pace", ha commentato il deputato regionale del Pd, Fabrizio Ferrandelli.

P.S. Venerdì, dieci attivisti No Muos avevano occupato per protesta la Sala d'Ercole, l'aula del Parlamento siciliano. Dopo aver passato la notte in aula, i dieci attivisti hanno lasciato Palazzo dei Normanni scortati da una delegazione di altri militanti, tra gli applausi dei manifestanti ancora in piazza (LEGGI).

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30 settembre 2013
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