Una corsa contro il tempo per dare una nuova speranza a quattro pazienti. Una vera e propria maratona di trapianti che ha visto mobilitato tutto il personale medico-infermieristico del centro trapianti palermitano. E accaduto all'Istituto Mediterraneo per i Trapianti e Terapie ad Alta Specializzazione (ISMETT), dove sono stati realizzati quattro trapianti di fegato in un solo giorno. Due organi che si sono resi disponibili nell'arco di poche ore hanno consentito, infatti, di poter sottoporre a trapianto di fegato quattro pazienti, due bambini greci e due donne siciliane. Gli interventi sono stati eseguiti quasi simultaneamente.
In entrambi i casi è stata utilizzata la tecnica dello split liver, che consente di dividere in due parti il fegato e permette così di poter effettuare due trapianti. Gli interventi sono stati realizzati lo scorso 29 agosto, oggi a dieci giorni dall'intervento le condizioni dei pazienti sono buone e fra pochi giorni potranno lasciare l'ospedale.
Il primo prelievo è stato eseguito a Roma, presso l'Ospedale Alesini. Qui l'équipe dell'ISMETT ha diviso in due parti l'organo che è stato poi immediatamente trapiantato su due pazienti. A essere sottoposte a trapianto sono state una bambina greca di 4 mesi che era stata già trapiantata qualche giorno fa e una donna di Messina. Le condizioni della bambina erano particolarmente gravi. La piccola era stata sottoposta a trapianto lo scorso 25 agosto, ma l'organo non funzionava perfettamente. Per lei era necessario intervenire immediatamente. La bimba era affetta da una malattia genetica. La donna messinese, C. F., era affetta, invece, dal virus C dell'epatite. I due interventi sono stati eseguiti contemporaneamente, in due sale operatorie attigue.
Mentre i due interventi erano ancora in corso è scattato un nuovo allarme. Un altro organo si è reso, infatti, disponibile a Malta, presso l'Ospedale St Luke. Anche in questo caso è stata utilizzata la tecnica dello split liver. Ad essere sottoposti a trapianto, stavolta, un bimbo - anche lui greco - di tre anni ed una donna catanese. I due nuovi interventi sono iniziati mentre gli altri erano ancora in corso.
Quattro interventi che dimostrano gli elevati standard di qualità raggiunti dall'ISMETT negli ultimi anni - spiegano dal Centro trapianti -. Standard riconosciuti anche dal Centro Nazionale Trapianti (Cnt) che piazza il centro di Palermo al primo posto in Italia per indice di sopravvivenza. L'ISMETT, stando ai dati del rapporto elaborato dal Cnt (i dati sono consultabili sul sito www.trapianti.ministerosalute.it) si è piazzato per il secondo anno consecutivo al primo posto nella classifica del Centro Nazionale per quanto riguarda la sopravvivenza del paziente a un anno dal trapianto di fegato, migliorando addirittura i risultati ottenuti l'anno precedente. Stando ai dati del Cnt, infatti, l'indice di sopravvivenza dei pazienti trapiantati all'Istituto Mediterraneo è pari al 90,8%. Un dato che pone, quindi, l'ISMETT - spiegano dall'Istituto - al di sopra della media nazionale che si attesta all'86,9. Il centro trapianti di Palermo si conferma, inoltre, leader nell'attività di trapianto di fegato da donatore vivente. Stando ai dati del Sistema Informativo Trapianti, nel 2005 sono stati realizzati in tutta Italia 28 trapianti di questo tipo, di questi ben 17 presso l'ISMETT. Dall'inizio dell'attività ad oggi i trapianti di fegato realizzati sono ben 343, di questi 53 sono da donatore vivente; soltanto nel 2006, all'ISMETT sono stati eseguiti 61 trapianti di fegato (17 da vivente).
Fonte: Adnkronos Salute
