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Venghino D&G venghino!

Agrigento e Taormina aprono le braccia a Dolce e Gabbana attipo figliol prodighi...

24 luglio 2013

Conoscerete sicuramente tutti la recente vicenda occorsa tra il Comune di Milano e gli stilisti Dolce e Gabbana. Per i pochi ai quali è sfuggito il caso, lo riassumiamo noi di seguito...
Allora, nei giorni scorsi l'assessore al Commercio del Comune di Milano, Franco D'Alfonso, si è detto contrario alla assegnazione di nuovi spazi a coloro che non rispettano le regole ed evadono il fisco, tipo gli stilisti Dolce e Gabbana.
Infatti, i signori Domenico Dolce e Stefano Gabbana, sono stati condannati per omessa dichiarazione dei redditi in primo grado ad un anno e otto mesi e al pagamento di una provvisionale di 500 mila euro.
Comunque, ritenendosi offesi dalle dichiarazioni dell'assessore, hanno prontamente e pesantemente risposto via Twitter: "Comune fai schifo", dicendosi anche disposti a restituire l''Ambrogino d'Oro' che proprio il Comune gli ha assegnato nel 2009.

Ma non è finita qui. Infatti, all’indomani del "fattaccio", i due hanno deciso di tenere "Chiuso per indignazione" per ben tre giorni i loro negozi a Milano.
Ma l’offesa è stata troppo grande e allora i due hanno acquistato due pagine dei principali quotidiani nazionali e in queste hanno spiegato i motivi della loro indignazione, affidando ai loro legali il compito di fornire una spiegazione tecnica di quanto accaduto. "Non siamo più disposti a subire ingiustamente le accuse della Guardia di Finanza e dell'Agenzia delle Entrate, gli attacchi dei Pubblici ministeri e la gogna mediatica a cui siamo sottoposti ormai da anni", hanno scritto D&G. "A questa città (Milano, ndr) siamo sempre stati grati. Dobbiamo però dire che negli ultimi trent'anni a questa città abbiamo anche dato tanto: prestigio e visibilità internazionale, posti di lavoro e sviluppo economico. Solo presso i nostri negozi - hanno sottolineano - sono impiegate oltre 250 persone che, nei prossimi giorni, saranno comunque regolarmente retribuite, sebbene le attività resteranno chiuse"...

Tanto, tanto offesi dunque... Ma dal profondo Sud, ecco che una mano si tende verso i due stilisti e a loro offre ciò che l’ingrata Milano non vuol riconoscere.

Il sindaco di Agrigento, Marco Zambuto, è pronto a ospitare una sfilata griffata Dolce&Gabbana offrendo ai due stilisti, uno dei quali (Domenico Dolce) è siciliano, una splendida location: la Valle dei Templi. "Siamo pronti ad organizzare le sfilate della griffe tra le rovine degli antichi templi agrigentini", ha annunciato l'esponente del Pd, spiegando di non voler "sollevare alcuna polemica con il sindaco di Milano Pisapia, ma di ritenere come questo sia il momento meno idoneo per criticare ed emarginare il mondo produttivo dell'Italia che funziona". "Al contrario - ha osservato il sindaco di Agrigento - credo che rientri tra le responsabilità di noi amministratori il dovere di esaltare e far crescere le eccellenze che il nostro Paese è in grado offrire. Per questo un grande evento di D&G all'ombra degli antichi templi di Agrigento sarebbe una cartolina per l'immagine internazionale dell'Italia".

Invece, il sindaco di Taormina, Eligio Giardina, ha proposto per i due stilisti la cittadinanza onoraria... via Twitter: "La cittadinanza onoraria a Domenico e @stefanogabbana per mostrare la stima per queste stelle dell’alta moda, Taormina. Il sindaco Giardina".
Il sindaco aveva già difeso i due stilisti qualche giorno fa, con lo stesso tono: "La città di Taormina è pronta a mettere immediatamente a disposizione il Teatro Antico e qualunque altra struttura per le iniziative di D&G, che da sempre hanno fatto cose importanti per la nostra terra e con la loro lungimiranza hanno portato in alto l’immagine della Sicilia nel mondo. Il Comune di Taormina conferirà quanto prima la cittadinanza onoraria a Domenico Dolce e Stefano Gabbana per testimoniare la stima e l’affetto che la nostra comunità ha per queste stelle dell’alta moda, che non meritano l’irrispettoso trattamento e la gogna mediatica a cui vengono sottoposti in queste ore".

Venghino in Sicilia i signori D&G, venghino che quest’isola li ama...

- «Non ci stiamo nella parte dei ladroni» Intervista di Gian Antonio Stella

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24 luglio 2013
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