Alle falde dell'Etna torna il Radicepura Garden Festival
La terza edizione della biennale organizzata dalla Fondazione Radicepura ha per tema "Giardini per il Futuro"
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Il 27 giugno si inaugura a Giarre (CT) la III edizione del Radicepura Garden Festival, biennale organizzata dalla Fondazione Radicepura. Fino al 19 dicembre, nel parco botanico, sarà possibile visitare 15 giardini e 4 installazioni, realizzati con le piante messe a disposizione da Piante Faro.
Il Festival rappresenta il primo evento internazionale dedicato al paesaggio del Mediterraneo, e coinvolge grandi protagonisti dell'architettura, del paesaggismo e dell'arte, giovani designer, studiosi, istituzioni, imprese.
Foto di Alfio Garozzo
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La Sicilia, quindi, torna a ospitare questo importante appuntamento del garden design, esplorando un tema di grande attualità: GIARDINI PER IL FUTURO.
L'emergenza sanitaria, che ha travolto tutto il pianeta, ha imposto una riflessione importante su argomenti come sostenibilità e la lotta ai cambiamenti climatici. Gli ambienti verdi sono infatti riconosciuti come efficaci e necessarie risorse, come previsto anche dall'Anno Internazionale della Salute delle Piante promosso dalla FAO che mira ad aumentare la consapevolezza globale su come proteggere la salute delle piante può aiutare a porre fine alla fame, ridurre la povertà, tutelare l'ambiente e dare impulso allo sviluppo economico.
Foto di Clive Nichols
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E sono questi i temi della terza edizione del Festival che saranno interpretati dai 7 giardini vincitori della Call for Ideas che si è conclusa nel dicembre 2020.
Ad individuare i progetti vincitori del bando è stata la giuria presieduta da Sarah Eberle, madrina del Festival, composta da: Antonio Perazzi (direttore artistico della manifestazione), Daniela Romano (docente di Orticoltura e Floricoltura presso l'Università di Catania), Alessandro Villari (docente di Architettura del paesaggio presso l'Università Mediterranea) e Patrizia Sandretto Re Rebaudengo (collezionista d'arte e presidente della Fondazione omonima).
I giardini che interpreteranno il tema della terza edizione
Fleurs, giardini degli inerti - È un progetto che propone un'allegoria del rapporto tra uomo e ambiente, tra fine e inutilità. Generato dagli scarti che ciclicamente vengono prodotti dagli alberi, il giardino è un'apparizione temporanea cangiante, un patto tra la natura ed i suoi abitanti.
Team: Marialuisa Prestini e Giuseppe Ricupero, architetti siracusani.
Garden of the Anthropocene - Il progetto si interroga sulle sfide del cambiamento climatico proponendo un approccio che possa ridurre consapevolmente il controllo del progettista sul giardino interrogandosi sulle cause e sulle possibili soluzioni del cambiamento climatico.
Team: Katy Rennie, Amber Myers e Josie Dalberg, paesaggiste sudafricane.
Giardino lineare - È una proposta pensata per gli spazi urbani per creare reti verdi diffuse e sostenibili, che non considerano l'uso di piante a elevata manutenzione. Un progetto che si serve dell'adattabilità delle specie mediterranee alle difficili condizioni urbane e agli assetti climatici in rapido divenire.
Team: Lucia Angelini, architetto e paesaggista bergamasca.
Micro to macro - Un invito a riconsiderare la propria relazione con l'ambiente, un giardino che segue la crescita della pianta attraverso l'evoluzione del terreno in tre tempi: il paesaggio limitato, il paesaggio liberato e il paesaggio esteso.
Team: Ainhoa Elissalde e Virgile Haëck, studenti della Bordeaux Landscape School.
Nostos - Un climax ascendente di piante erbacee, arbustive e arboree. Il visitatore attraversa e vive un percorso di riscoperta del suo rapporto con la natura in tre momenti, in un progressivo annullamento dell'antropizzato.
Team: Andrea Bartolini, Nunzia Centonze, Lia Maggioli, Dario Trovato.
Plantocene - Un progetto che, partendo dal comportamento delle piante pioniere del Monte Etna, offre un paradigma di resilienza vegetale, attraverso cui guardare al futuro.
Team: Erica Boncaldo, siciliana, e Margherita Pascucci, umbra, del Politecnico di Milano.
Sensory Landscape - Si ispira e rende omaggio al paesaggio mediterraneo e siciliano, proponendosi come uno spazio interattivo ed esperienziale, connettendo gli elementi naturali che identificano il territorio in esperienze: profumi, trame, suoni, scene.
Team: Ivan Juarez, architetto paesaggista e artista, è fondatore e direttore di x-studio.
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Il parco, oltre agli interventi dedicati al tema dell'anno, ospiterà alcuni giardini dalle passate edizioni, le installazioni progettate da François Abélanet, Giò Forma e Studio Coloco, insieme alle opere frutto delle residenze d'artista di Emilio Isgrò, Alfio Bonanno e Federico Baronello.
Tutte le informazioni, i programmi dettagliati e le modalità di accesso saranno disponibili sul sito www.radicepurafestival.com